Zelenky chiede un "cessate il fuoco parziale", gli Usa: "Ceda le terre alla Russia"

La precondizione imposta da Trump sarà sul tavolo in Arabia Saudita
Prendono il via oggi (ore 10 italiane) i negoziati di Gedda sotto i buoni uffici del principe dell'Arabia saudita Bin Salman. Kiev è arrivata nel Paese arabo con la proposta di un "cessate il fuoco parziale" che dia respiro alla martoriata terra ucraina. Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha accolto la proposta con favore, aggiungendo però che la precondizione sarebbe la cessione delle terre rivendicate alla Russia. Resta da capire se Volodimir Zelensky, incontrando ieri il principe saudita, possa accettare questa base di partenza e se l'illustre assente, il Cremlino, possa dirsi ristorato in questa prima fase. Da qui in poi, scrive La Repubblica, sarà possibile che gli Usa riprendano a sostenere finanziariamente gli armamenti per l'Ucraina e Trump si è detto "ottimista" sulla riuscita del tentativo, anche perché l'avanzata russa nella regione del Kursk sta già dando la misura degli effetti della chiusura dei rubinetti Usa.
L'Ucraina vuole la pace ed è pronta "a fare di tutto" per porre fine alla guerra, ha detto il capo dello staff ucraino Andriy Yermak ai giornalisti prima dei colloqui con la controparte statunitense. "Siamo pronti a fare di tutto per raggiungere la pace", ha affermato. Del resto Zelensky, scrive il Financial Times, si dice "ottimista" sulla ripresa delle "operazioni di intelligence Usa e supporto militare", e spera che Trump creda alla volontà ucraina di porre fine alla guerra e a tal fine "è pronta a proporre un cessate il fuoco parziale con Mosca sugli attacchi di droni e missili e sulle operazioni nel Mar Nero". Il presidente ucraino su Telegram scrive che dopo il "piacevole" incontro con il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, "abbiamo discusso i passi e le condizioni che potrebbero porre fine alla guerra e rendere la pace affidabile e duratura".
Nel frattempo anche il segretario di Stato americano e bin Salman - presente anche il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz - hanno avuto un colloquio di oltre due ore prima dell'inizio dei negoziati tra Stati Uniti e Ucraina di oggi, a cui non prenderà parte il presidente ucraino ma un suo emissario, il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak. Per gli Stati Uniti al tavolo sarà seduto Rubio.
Sul tavolo, ricordano le agenzie, anche "la situazione nello Yemen e i terroristi Houthi che minacciano il commercio globale, gli interessi americani, i cittadini e le infrastrutture saudite". "Il Segretario ha parlato anche della Siria e dei modi per promuovere un governo stabile, libero dal terrorismo", oltre che della ricostruzione a Gaza, che "non deve includere alcun ruolo per Hamas".
Attacco con i droni a Mosca: si contano due vittime
È salito a due il bilancio delle vittime dell'attacco ucraino sulla regione di Mosca: uno dei feriti è deceduto in ospedale. Lo ha reso noto il governatore della regione Andrei Vorobyov. "Purtroppo, un uomo di 50 anni è morto all'ospedale di Vidnoye. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita. Hanno riavviato il suo cuore quattro volte", ha scritto Vorobyov sul suo canale Telegram. Seconod le prime notizie, il massiccio assalto alla capitale russa è avvenuto con un esercito di 337 droni, i micidiali apparecchi supertecnologici telecomandati senza pilota.
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