L’eredità del maestro Pietro Annigoni

Cinque volumi per sfogliare i 120 anni della Banca di Anghiari e Stia
Raccontare 120 anni di vita e di storia della banca, attraverso le vite e le storie di chi nel territorio ne ha potuto apprezzare il ruolo e il valore. Nel 2025 ricorre il 120° anniversario della costituzione della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, già Cassa Rurale ed Artigiana, avvenuta il 13 agosto del 1905. Un traguardo importante, ma non un punto di arrivo, che ha portato un logo studiato ad hoc e una serie di volumi in cui le realtà economiche più significative del territorio evidenziano quanto la presenza di una banca locale abbia rappresentato e rappresenti ancora oggi un’importante risorsa, non solo economica, per le nostre comunità. Inoltre, la banca è recentemente venuta in possesso di un cospicuo numero di opere e oggetti del Maestro Pietro Annigoni (1910-1988), uno dei protagonisti della storia dell’arte italiana del Novecento, a seguito di un importante lascito testamentario della vedova Rosa Segreto detta “Rossella”.
L’obiettivo della banca è comunque quello che la ricorrenza sia non tanto un’occasione autocelebrativa, quanto piuttosto un momento di riflessione e di condivisione: in particolare nei volumi sono state messe in luce le analogie e le assonanze esistenti tra il Credito Cooperativo e le aziende che hanno avuto maggiore successo nei rispettivi settori di appartenenza, rievocando, per ciascuna di esse, le origini dell’iniziativa imprenditoriale, il legame imprescindibile con il territorio e le prospettive di crescita future. Il primo dei volumi presentati porta il titolo “Fili d’erbe e di tessuti” ed è incentrato su alcune aziende del settore agricolo e del comparto tessile. Il progetto editoriale consiste nella realizzazione di cinque pubblicazioni di pregio con cadenza periodica, particolarmente curate sotto il profilo editoriale, fotografico e redazionale, per mettere in evidenza le caratteristiche distintive e peculiari delle aziende che, nel corso degli anni, hanno condiviso con la banca un percorso di crescita e di sviluppo, che le ha portate, in molti casi, a superare di gran lunga i confini locali. La realizzazione dell’opera è affidata a Giovanni Santi, fotoreporter di fama internazionale, mentre lo scrittore Andrea Merendelli racconta, con il suo stile inconfondibile, le storie delle singole imprese; l’aspetto grafico e promozionale è curato da Andrea Valbonetti. "Sono soprattutto storie di persone che hanno fatto crescere il nostro territorio – le parole del presidente Paolo Sestini e del direttore generale Fabio Pecorari – e che abbiamo affidato a tre professionisti di indubbia competenza per raccoglierle in testi scritti e illustrati. La nostra è infatti una banca di persone, che lavorano per le persone e che incentrano sulle persone la propria attività. Ci piaceva quindi valorizzare questo aspetto, invitando tutti a riflettere sulla strada compiuta in più di un secolo, ma anche sulle prospettive e sulle sfide future che ci attendono".
L’altra novità importante, infatti, è la trasformazione di Villa Gennaioli ad Anghiari - a suo modo “quartier generale” della banca - in un museo dedicato a Pietro Annigoni e luogo di conoscenza del Maestro. Il corpus di cui è venuta in possesso la banca comprende oltre 100 dipinti, alcuni di grande formato, 700 disegni, 500 sanguigne e alcuni affreschi staccati, oltre a una serie di oggetti (tra cui il suo cavalletto di pittore) a lui appartenuti, che testimoniano la sua vita e la sua evoluzione di uomo e di artista. Il legame della banca con Annigoni affonda le sue origini a molti anni or sono, quando il Maestro, non originario del territorio ma fortemente legato al paese di Stia, realizzò il famoso “Fabbro” diventato logo della Biennale Europea di Arte Fabbrile che si tiene nel borgo dell’Alto Casentino. Sempre a Stia, dove il Maestro aveva una sua residenza, è posto un suo affresco nei pressi della Pieve di Santa Maria Assunta, raffigurante San Francesco con gli uccelli. Il legame con la banca non si è mai interrotto nel tempo e la vedova dell’artista venne ad Anghiari in occasione della mostra organizzata sui Macchiaioli nel 2015 ed ebbe modo di apprezzare le bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio. L’arrivo di queste opere ad Anghiari qualifica ancora di più la Banca di Credito Cooperativo come mecenate. Le opere verranno esposte a Villa Gennaioli con un filo logico e percorsi tematici con l’obiettivo di esplicitare, di volta in volta, i vari aspetti dell’esperienza pittorica del Maestro Annigoni. L’esposizione di questo prezioso patrimonio, finalmente accessibile a tutti, non rappresenta solo il fiore all’occhiello del programma di celebrazioni del 120° anniversario della Banca, ma proseguirà negli anni a venire, a beneficio delle generazioni future.
Commenta per primo.