Aumento stipendio ministri, Crosetto chiede il ritiro della norma
Via al rifinanziamento del reddito di libertà
Verso il dietrofront sull'aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari. Per incassare il via libera alla manovra il governo è pronto a chiedere il ritiro dell'emendamento, come chiesto dal responsabile della Difesa Crosetto. Un tentativo distendere i rapporti con l'opposizione, dopo lo scontro in conferenza dei capigruppo della Camera sui tempi. Alla fine, la decisione della maggioranza di portare in Aula la manovra mercoledì, per porre la fiducia e andare al voto venerdì. Con il rischio però con l'ultimo sì del Senato sia rinviato a dopo Natale.
Via al rifinanziamento del reddito di libertà
Nella notte sono stati approvati numerosi emendamenti. Tra questi spunta un fondo al Mef per micro-interventi a favore degli enti locali. Approvato all'unanimità un emendamento dell'opposizione che rifinanzia per un ulteriore milione di euro all'anno dal 2025 il reddito di libertà per le donne vittime di violenza. Aumentano di 120 milioni nel 2025 anche i fondi per le missioni internazionali. Venti milioni in più all'editoria. Molto importante: arriva un fondo per il servizio di sostegno psicologico in favore delle studentesse e degli studenti nelle scuole (dotazione di 10 milioni nel 2025).
Salta l'incremento delle tariffe autostradali
Salta l'incremento dell'1,8% per il 2025, delle tariffe autostradali corrispondente all'indice di inflazione programmato nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029 previsto in un emendamento dei relatori alla manovra. Il governo ha dato, infatti, parere di invito al ritiro all'emendamento dei relatori in materia.
Via libera a fondo per specializzandi area sanitaria
Via libera a un fondo per lo sblocco della retribuzione del tirocinio per specializzandi di area sanitaria, ovvero veterinari psicologi biologi farmacisti odontoiatri chimici e fisici. Il fondo è di 30 milioni per il 2025 e altri 30 milioni per il 2026. "Siamo soddisfatti per una norma di equità che arriva dopo 25 anni", dice Marta Schifone che ha presentato l'emendamento accolto con riformulazione.
E al bonus elettrodomestici
Via libera a un emendamento della Lega alla manovra, riformulato, che introduce un bonus per l'acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica per sostituire apparecchi obsoleti. Il contributo può corrispondere al massimo al 30% del costo dell'elettrodomestico e in misura non superiore a 100 euro per apparecchio, elevati a 200 se l'Isee del nucleo familiare dell'acquirente è sotto i 25mila euro. Il contributo è fruibile per un solo elettrodomestico.
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