Acque agitate in Regione Umbria: Proietti, la giunta la decido io
Troppo potere a Bori che rappresenta la “trazione sinistra” dei dem
Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, alza la voce: “Sulle deleghe di giunta decido io”. Sicuri come componeneti della giunta sono Tommaso Bori e Simona Meloni per il Pd e Thomas De Luca dei cinque stelle. Sulla sanità da assegnare a Bori e l’ambiente a De Luca, Proietti ha espresso delle riserve, in quanto per la prima delega sono forti le pressioni dell’area ex democristiana del centrosinistra. Troppo potere a Bori che rappresenta la “trazione sinistra” dei dem. Una via di mezzo sarebbe spacchettare la delega affidando una parte a Bori e tenendo per sé (Proietti) la programmazione, inserendo un tecnico forte alla direzione regionale come Donatella Donetti, umbra che ha fatto strada a Roma. Su De Luca ci sarebe il "veto" del mondo imprenditoriale soprattutto ternano che non lo vede bene in quel ruolo. La Proietti inoltre ha deciso di far parte gruppo consiliare della sua lista, Umbria domani, che con il 4,7% avrebbe presidente, delega più pesante e un altro assessore. La governatrice ora proverà a uscire dall’angolo. Se Meloni avrà agricoltura, allora per Avs si prospetta lo stesso ambiente o le infrastrutture. Qui si va dal nome dell’ingegner Federico Santi, primo dei non eletti e con competenze in entrambi i campi. Ma attenzione ai verdi Claudio Santi, docente Unipg, e la sempiterna Grazia Francescato, possibile coup de theatre. Da sciogliere anche il nodo Umbria domani, ossia la lista della presidente ispirata dalla portavoce e consigliera politica Anna Mossuto. Qui ha ripreso quota negli ultimi giorni il prof Luca Ferrucci, anche lui dello Studium, per lo sviluppo economico. Mai competenza fu più azzeccata. Ma su di lui pesa il veto dello stesso ateneo e anche di altri partiti. Altra possibilità inserire in giunta l’eletta Bianca Maria Tagliaferri alla scuola, con dimissioni e subentro dell’ex sindaco di Valfabbrica, primo dei non eletti, Ottavio Oriano Anastasi. Dentro la lista, tuttavia, ci sono nomi buoni come il manager ternano Carlo Ottone e il perugino vicino a Cl Giuseppe Capaccioni. Se la situazione di stallo dovesse protrarsi, non è escluso che la quadra si trovi all’ultimo momento, prima del consiglio di giovedì. Del resto Proietti è sempre stata donna dell’ultima ora.
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