Approvato il Nuovo piano strutturale e piano operativo di Montevarchi
Chiassai: Una nuova visione della città: semplificazione, sviluppo e tutela dell’ambiente
“La nuova visione della città – spiega il Sindaco- si basa su principi cardine fortemente voluti da questa Amministrazione come semplificazione, sviluppo, tutela dell’ambiente e l’eliminazione dei costi aggiuntivi previsti nel vecchio piano. Abbiamo abolito finalmente la perequazione legata al centro storico che aveva bloccato l’edilizia per decenni senza generare alcuna riqualificazione.
Abbiamo coniugato un utilizzo attento del nuovo consumo di suolo in zone funzionali all’espansione delle aree già industrializzate e bisognose di ampliamento che permetterà di dare risposte alle richieste del mercato.
La priorità è stato il consolidamento e lo sviluppo del nostro sistema produttivo, rappresentato da molte attività manifatturiere importanti del settore della moda e non solo, e la previsione di nuove aree di trasformazione sia a Nord che a Sud della città. E’ anche vero che gli obiettivi di edificabilità per il produttivo sono stati fortemente ridimensionati durante l’ultima conferenza di copianificazione con la Regione Toscana, a nostro avviso sarebbe stato giusto cercare un compromesso tra sostenibilità ambientale ed economia del territorio, per garantire possibilità di crescita alle nostre imprese con tempi compatibili alle loro esigenze, in modo da non rischiare la delocalizzazione e la non apertura di nuove attività.
Le previsioni di edificabilità prevedono un totale di 130.850 mq che sono la somma delle aree del vecchio piano e per 93.006 mq di quelle del nuovo. Il principio guida è stato la semplificazione delle regole e maggiori opportunità per i nuovi insediamenti, le aziende agricole e i fabbricati residenziali, facilitando il recupero, il riuso e l’ampliamento degli edifici e salvaguardando gli edifici di pregio di cui Montevarchi è ricca.
Inoltre, per quanto riguarda il patrimonio edilizio esistente, sburocratizzare è la parola d’ordine, facendo riferimento alle norme sovraordinate nazionali e regionali, saranno facilitati gli interventi per il recupero soprattutto dei centri storici, anche sotto il profilo delle nuove normative di sicurezza sismica e di efficientamento energetico.
Un’attenzione particolare al centro storico di Montevarchi, con misure studiate per incentivare il rilancio e la riqualificazione, sarà possibile infatti eseguire anche la ristrutturazione edilizia conservativa e di grande importanza l’innalzamento a 60 mq della superficie minima che prima era di 45mq per il residenziale, per impedire il frazionamento che ha danneggiato fortemente la qualità degli appartamenti. Un’altra novità particolarmente funzionale per la ripartenza delle attività, è l’abolizione totale del costo per il cambio d’uso dei locali tra commerciale, artigianato di servizio e direzionale.
Per gli interventi di T3 e T4, se non è possibile adeguare alle norme sismiche, o se ricadono in aree a rischio geomorfologico, viene concessa la delocalizzazione con ricostruzione filologica all’interno dell’area di pertinenza.
I nuovi studi hanno fotografato un territorio che ha limiti oggettivi legati al rischio idraulico e idrogeologico, condizionando fortemente la previsione di nuove aree e di alcune esistenti.
Abbiamo progettato una “città pubblica” implementata dei filtri naturali per l’abbattimento dei gas serra, abbiamo tolto i vincoli sul fotovoltaico, per facilitare la produzione di energia pulita ed abbiamo fatto particolare attenzione al paesaggio, l’ambiente e la biodiversità del territorio, valorizzando le parti legate al settore turistico -ricettivo e alle eccellenze dei prodotti.
Per quanto riguarda la mobilità, oltre alla realizzazione della variante alla 69 che risolverà i problemi di tanti utenti, abbiamo affidato l’incarico per la redazione del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile
Siamo soddisfatti di presentare alla cittadinanza una pianificazione innovativa, nel segno della discontinuità, con una nuova visione di città basata su sviluppo, rigenerazione e rispetto dell’ambiente, frutto di un percorso molto impegnativo che è stato la sintesi di incontri e di contributi con le categorie economiche, ordini professionali e cittadini”
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