Rubrica Lettere alla Redazione
A Sestino e Badia Tedalda si passa dal “medico di base” al “pool” delle guardie mediche
"Cambia tutto nella sanità in montagna": si è costituito anche un comitato
Nei giorni scorsi si è tenuto a Sestino un importante incontro presieduto dal Sindaco Franco Dori sulla situazione sanitaria e i cambiamenti che a breve vedranno coinvolti i territori più orientali della Valtiberina. Tema centrale: la mancanza del medico di medicina generale (medico di base) dopo il pensionamento del dott. Brilli che avverrà tra poco. Presente la Direzione sanitaria dell’Azienda Usl Toscana Sud Est, nelle persone del Direttore Giampiero Luatti, della dott.ssa Anemoli, del medico di Ca’Raffaello e di San Gianni, e della guardia medica dott. Bernardi.
Una situazione del tutto nuova, tra l’Alpe della Luna e il Sasso di Simone. Dunque, si chiedono da tempo i cittadini, che succederà?
La Direzione ha comunicato la partenza di un progetto sperimentale, elaborato negli ultimi giorni, che vede la scesa in campo di un pool di medici, le attuali guardie mediche, al posto del dottore in quiescenza dal prossimo 12 dicembre. Questi si avvicenderanno durante la settimana alternandosi tra Sestino e Badia (forse tre giorni da una parte e due dall’altra; ma i dettagli non sono stati ancora definiti). Una “squadra” di cinque o sei medici che, a detta degli esperti, garantiranno comunque lo stesso servizio in precedenza svolto dal medico di base.
Ne siamo sicuri? Verrà garantito il servizio o si farà un passo indietro o…un salto nel buio? I dubbi non sono pochi, nonostante l’apprezzata disponibilità delle guardie mediche che hanno aderito all’iniziativa.
Certamente la situazione cambierà, e cambierà di molto il rapporto tra i cittadini e la medicina di base. Certamente qui dovremo dire addio al diritto di ciascuno di poter scegliere a chi medico rivolgersi. Certamente si rischia di creare disorientamento con sei figure diverse dislocate in un territorio che non consente spostamenti brevi e che spesso chi viene da fuori non conosce bene.
La carenza di medici è reale ma è anche reale una politica che dimentica chi vive nelle zone marginali e all’ultimo momento cerca di mettere le toppe. Si poteva progettare e condividere prima e meglio una soluzione che pare messa in piedi all’ultimo momento? Certamente sì. Che il dottor Brilli andasse in pensione si sapeva da tempo. Si poteva cercare di intercettare risorse per potenziare questo progetto sperimentale o altri simili? Certamente sì.
Sappiamo che i tentativi di trovare un sostituto al dott. Brilli ci sono stati, si sono fatti incontri, riunioni, avvisi e bandi, ma l’esito è stato negativo. Perché? Per un motivo ben preciso, afferma il dirigente Luatti: nessuno vuol venire quassù. E allora? I servizi primari devono andare a tutti, anche a coloro che vivono lontano dai grandi centri. Tutte scuse e la politica guarda altrove mettendo toppe qua e là.
Il “Comitato Per Sestino”, che sottoscrive il presente comunicato, spera non si faccia l’ennesimo passo indietro.
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