Come andò davvero il negoziato tra Kruscev, Kennedy e Castro che evitò la guerra nucleare
Documenti recentemente declassificati dagli archivi russi raccontano un aspetto sconosciuto
In quel momento il mondo si trovò a un passo dal conflitto nucleare. La crisi dei missili di Cuba, nell'ottobre del 1962, portò il mondo intero sull'orlo di una guerra terrificante. Lo racconta lo speciale Storia di un negoziato, riproposto da Rai Cultura martedì 22 ottobre alle 22.10 su Rai Storia, a 62 anni dal giorno in cui John Fitzgerald Kennedy tenne il suo discorso su questo tema.
Storia di un negoziato
Con l'introduzione e le conclusioni di Giordana Pulcini, storica delle relazioni internazionali, Storia di un negoziato si basa su documenti recentemente declassificati dagli archivi russi per raccontare un aspetto praticamente sconosciuto. Il compromesso del 28 ottobre raggiunto tra Nikita Kruscev e Kennedy - in base al quale gli Usa si impegnavano a non cercare di invadere l'isola e l'Unione Sovietica accettava di rimuovere da essa le basi missilistiche - non aveva, in realtà, risolto la crisi. Per verificare il rispetto dell'ultimo punto dell'accordo, infatti, erano necessarie ispezioni sull'isola, cosa che Fidel Castro, per motivi di sovranità nazionale, non voleva assolutamente concedere. Castro, inoltre, era irritato con il Cremlino per esser stato scavalcato nei negoziati con Washington.
Il più fidato ed esperto negoziatore
Così Kruscev invia a Cuba il suo più fidato ed esperto negoziatore, Anastas Mikoyan, con una precisa missione: convincere Castro e Guevara a cooperare, scongiurando il riaprirsi di una crisi che aveva appena portato il mondo sull'orlo dell'apocalisse termonucleare. Lo speciale, con documenti e immagini d'eccezione girate dal regista Roman Karmen, ricostruisce nel dettaglio proprio come Mikoyan sia riuscito nel suo delicatissimo incarico.
Kennedy e Kruscev (Ansa)
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