Dopo i 200 missili, l’Iran minaccia: “Se Israele risponde ridurremo Tel Aviv in cenere”
Oggi riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu
Dopo la pioggia di missili, quella di minacce e non solo a Israele ma a chiunque presti aiuti al nemico. L’Iran dichiara di aver concluso il proprio attacco contro Israele dopo il lancio di circa duecento missili avvenuto nella serata di ieri, ma da Teheran arriva una minaccia ulteriore: “Pronti a una risposta più potente in caso di ritorsioni”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu però risponde così in apertura della riunione del gabinetto di sicurezza dopo l'attacco: "L'Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo. Rispetteremo la regola che abbiamo fissato: chiunque ci attacchi, noi l'attaccheremo", ha scandito. Da Israele, intanto, non si fermano le incursioni di terra verso il sud del Libano. Colpita anche una scuola a Gaza: “Era base di Hamas”.
200 i missili lanciati ieri contro Israele
Teheran ha lanciato ieri 200 missili contro Israele, ha riferito oggi la tv di Stato iraniana. Le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano parlato da parte loro di circa 180 missili sparati dall'Iran contro il territorio dello Stato ebraico, la maggior parte dei quali intercettati. I media iraniani hanno trasmesso online filmati di quelli che hanno detto essere i missili lanciati e il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc) ha affermato che i razzi hanno preso di mira "tre basi" intorno a Tel Aviv e altre postazioni militari israeliane, aggiungendo che "il 90%" dei missili "ha colpito i loro obiettivi".
Iran: se Israele farà errori ridurremo Tel Aviv in cenere
Subito dopo sono arrivate le minacce: "L'Iran interrompe la sua operazione, ma se Israele intraprende nuove azioni, la nostra risposta sarà più potente". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. "Ora, i sostenitori di Israele hanno la responsabilità di fermare il regime, invece di perpetrare stupide interferenze", ha aggiunto. "Siamo stati capaci di distruggere Tel Aviv e Haifa durante i nostri attacchi missilistici di ieri - ha avvertito l'ex comandante della Forza Qods Ahmad Vahidi -, ma se il regime israeliano commette un errore, potremmo cambiare idea e ridurre Tel Aviv in cenere in una notte". E ancora: "Colpiremo i Paesi che intervengano direttamente e si lascino coinvolgere in ogni possibile aggressione di Israele contro l'Iran. Attaccheremo simultaneamente i loro centri e interessi nella regione". Lo ha affermato il Quartier generale delle Forze armate iraniane.
Iran: se Israele risponde colpiamo ogni sua infrastruttura
L'Iran colpirà "tutte le infrastrutture" di Israele se attaccato in risposta ai suoi lanci missilistici di ieri: è la minaccia lanciata dal capo di Stato maggiore dell'esercito di Teheran, il generale Mohammad Bagheri. "Se il regime sionista, che è impazzito, non è controllato dai suoi sostenitori americani ed europei e vuole continuare questi crimini o agire contro la nostra sovranità e integrità territoriale, un'operazione come quella di" ieri sera "sarà ripetuta con maggiore intensità e tutte le infrastrutture del regime saranno prese di mira", ha detto il Bagheri alla televisione di Stato iraniana.
A giorni significativa rappresaglia di Israele
Ma nella guerra che è anche di parole, Israele avverte che lancerà entro pochi giorni una "significativa rappresaglia" in risposta al massiccio attacco missilistico iraniano di ieri, che potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all'interno del Paese e altri siti strategici: lo riporta Axios, che cita funzionari israeliani.
Londra: le nostre forze fatto la loro parte
Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha condannato "l'attacco dell'Iran contro Israele", affermando che ieri le forze del Regno Unito hanno "svolto la loro parte per prevenire un'ulteriore escalation in Medio Oriente".
I raid di Israele hanno distrutto metà arsenale Hezbollah
Nella notte l'Idf ha attaccato a sud di Beirut, in particolare nel quartiere di Dahiyeh, dove venerdì scorso è stato ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. "Stiamo attaccando obiettivi dei terroristi di Hezbollah", ha precisato l'esercito israeliano in una nota.
I recenti attacchi aerei di Israele in Libano hanno distrutto circa la metà dei missili e dei razzi che Hezbollah aveva accumulato in più di tre decenni, infliggendo un duro colpo alle capacità della milizia sciita: lo scrive il New York Times, citando anonimamente alti funzionari israeliani e americani. Per questo Hezbollah sta cercando di ottenere nuove armi dal suo sponsor, l'Iran. Ma, sottolinea il quotidiano Usa, l'arsenale del gruppo rimane formidabile, con decine di migliaia di proiettili sparsi in tutto il Libano, e un grande fuoco di fila potrebbe sopraffare il sistema di difesa Iron Dome di Israele.
Hezbollah: respinte truppe Israele in città sud Libano
Diverse le dichiarazioni di Hezbollah che afferma di aver affrontato stamattina le forze israeliane che erano entrate nella città libanese meridionale di Odaisseh e di averle respinte. In un messaggio su Telegram citato dai media arabi, la milizia sciita appoggiata dall'Iran scrive di essersi "scontrata" con i soldati di Israele, avergli "inflitto perdite" e averli "costretti a ritirarsi". Si tratterebbe del primo scontro diretto sul terreno tra Hezbollah e le Forze di difesa israeliane (Idf), negato fino a ieri da entrambe le parti.
Nella fotoiIn Iran si festeggia in piazza l'attacco contro Israele (Ansa)
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