Caso Marco Baragli, la diocesi aretina: "Non può in nessun caso presiedere o celebrare messa"

Nei giorni scorsi c'è stato anche un confronto e un chiarimento con il Vescovo Migliavacca
C’è una svolta, forse anche un punto da parte della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro sul caso di Marco Baragli. Caso che aveva fatto discutere nei giorni scorsi, seppure oggi la diocesi aretina dice la sua attraverso una nota ufficiale. “Dopo aver esaminato la documentazione presentata dal signor Marco Baragli, e dopo un cordiale incontro tra lui e il vescovo monsignor Andrea Migliavacca, preso atto che il sig. Baragli è stato ordinato presbitero nella «Old catholic apostolic church» (con sede nel Regno Unito), la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro dichiara che la Chiesa Cattolica non può riconoscere tale ordinazione. Il signor Baragli, pertanto, non può in nessun caso presiedere o concelebrare la celebrazione eucaristica, amministrare i sacramenti e compiere qualsiasi altro atto riservato ai sacerdoti della Chiesa Cattolica”. Tutto ciò viene pubblicato anche nei canali social della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro: tra i commenti, però, tempestiva è stata la risposta dello stesso Baragli. “Ringrazio S.E. Mons. Andrea Migliavacca (Vescovo di Arezzo) per aver compreso la veridicità della mia ordinazione sacerdotale. Quanto egli ha scritto in questa seconda nota, è un bellissimo esempio di dialogo e sarà rispettato in pieno dal sottoscritto. Ringrazio altresì il Vescovo per il cordiale incontro che si è tenuto fra noi come due ministri di Nostro Signore Gesù Cristo”.
Commenta per primo.