Fondo pensione, come sfruttare al meglio le linee garantite
Consentono ai lavoratori di assicurarsi un assegno più sostanzioso per la pensione
Le linee garantite fanno parte della previdenza integrativa e sono comparti dei fondi pensione che il legislatore nel 2004 rese obbligatori per accogliere i lavoratori che aderiscono alla previdenza integrativa con il silenzio-assenso. È possibile sfruttare al meglio questi strumenti previdenziali che risultano spesso costosi? La risposta è affermativa. Ecco come fare.
Le linee garantite
In questo frangente è doverosa una premessa. A livello generale esiste una classificazione dei comparti relativi ai fondi pensione prevista dalla COVIP, l’Autorità di vigilanza sulla previdenza complementare, questi si dividono in:
- garantiti, dove è prevista la presenza di una garanzia di restituzione del denaro investito;
- obbligazionari puri, che investono in soli titoli obbligazionari;
- obbligazionari misti, con investimenti principalmente sulle obbligazioni ma una presenza di azioni inferiore al 30%;
- bilanciati, il cui benchmark è costituito da indici obbligazionari e indici azionari con peso compreso tra il 30% e il 40%;
- azionari, ovvero composti per almeno il 50% da indici azionari.
Per chi sono adatte
Un primo step riguarda una fase molto importante: l’informazione. Infatti cercare di conoscere al meglio la convenzione del proprio fondo con la società di gestione o quella di assicurazione che garantisce la restituzione del capitale è fondamentale. In questo frangente esistono diverse condizioni che non fanno scattare la garanzia e quindi è importante esserne a conoscenza per agire al meglio. C’è un’altra premessa da fare ed è molto importante. Le linee garantite non sono adatte ai giovani ma sono consigliate per chi sta per andare in pensione. Infatti indirizzare i fondi verso una sola linea garantita potrebbe risultare controproducente per un giovane che potrebbe, al contrario, si potrebbe optare per una strategia di diversificazione investendo una percentuale in azioni.
Le condizioni del trasferimento
Per coloro che devono trasferire la posizione maturata tramite le linee garantite è bene sapere che non è prevista alcuna applicazione della tassazione. Inoltre è possibile cambiare posizione ogni due anni, in alcuni casi anche meno se viene previsto dal fondo, e non è necessario versare nulla al Fisco. Tra quelli negoziali non ci sono convenzioni che prevedono lo scatto della garanzia nell’ipotesi in cui sia un cambio comparto o fondo. Nel caso in cui un lavoratore versasse 20mila euro all’interno della linea garantita e questa realizzasse un -2% significherebbe che la posizione finale sarà di 19.600 euro. Nel caso in cui il cliente trasferisse la posizione in un altro fondo o comparto porterà con sé 19.600 euro. In questo modo verrà persa la garanzia del capitale versato nel caso in cui non ci fossero costi.
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