Superbonus, Giorgetti: "Come nel Vajont, la valanga era già partita"
Il governo sul Superbonus cerca di arginare gli effetti deleteri del provvedimento grillino
Una valanga che ha prodotto disastri. Il ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, ha usato un'immagine forte ma efficace per descrivere gli effetti del Superbonus 110%. Una slavina partita ben prima che si insediasse il governo Meloni. Ma ora si cambia. Dopo i dissesti provocati dal provvedimento nella sua versione grillina, l'esecutivo ha dettato una nuova linea: spalmare i crediti derivati da lavori di Superbonus dieci anni sarà un obbligo. Lo ha indicato stamani lo stesso capo del Tesoro, dopo aver partecipato ai lavori della commissione finanze del Senato, proprio sul decreto Superbonus. Arriva inoltre una stretta su nuove deroghe al blocco delle cessioni, proposte dai parlamentari con gli emendamenti al decreto 39/2024 in conversione a Palazzo Madama.
A chi gli chiedeva della possibilità di spalmare i crediti su dieci anni anziché su quattro o cinque, Giorgetti ha risposto chiaramente: "Non sarà una possibilità ma un obbligo". Poi le ulteriori considerazioni su un provvedimento che lo stesso esponente di governo aveva già in passato stigmatizzato per i suoi effetti. L'idea di uno stop anticipato al Superbonus, ipotizzata da Banca d'Italia in una memoria depositata al Senato, "sarebbe stata gradita se fosse stata avanzata nel 2022 o nel 2023, mentre arriva nel 2024 quando il Governo sta esattamente procedendo a fare questo", ha commentato il capo del Tesoro. Quindi, le ulteriori valutazioni sugli impatti del provvedimento grillino, con una spesa innescata dal 110% in crescita. "Noi siamo arrivati al Governo nell'ottobre 2022 quando la valanga era già partita e abbiamo fatto quello che potevamo fare"
E ancora, rispondendo sull'argomento, ha usato una metafora eloquente: "Ha presente il Vajont, quando c'è stata la valanga, era partita poi quando è arrivata giù ha prodotto dei disastri. Quando noi siamo arrivati al governo, era l'ottobre 2022 ci hanno avvisato che stava arrivando la valanga e abbiamo fatto quello che si poteva, ma purtroppo era già partita". Giorgetti ha infine garantito che non ci sarà spazio per nuove deroghe sul Superbonus nel decreto all'esame del Senato. Parlando con i cronisti al termine dell'intervento in commissione Finanze, il ministro ha messo in chiaro: "Il governo si assume la responsabilità di presentare il suo emendamento.
Gli emendamenti parlamentari come avvenuto in passato, di ampliamento delle deroghe non saranno presi in considerazione".
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