Si sgancia l'aerofune su cui stava facendo l'esperienza della Fly Emotion: morta una 41enne
Si trovava a 20 metri d'altezza
Una donna di 41 anni è morta a Bema, sulle alpi Orobie in Valtellina, dopo che è precipitata nell'area dell'impianto sportivo dell'aerofune della Fly Emotion. La vittima si chiamava Ghiziane Moutahir, nata in Marocco il 7 luglio ‘82, sposata, non aveva figli. Stava attraversando sull'aerofune la Valle del Bitto, sospesa nel vuoto e agganciata al cavo d'acciaio teso fra Albaredo e San Marco e Bema, in provincia di Sondrio. Era quasi arrivata a destinazione, quando è avvenuto lo sganciamento mortale. Si trovava a 20 metri d'altezza.
L'indagine sull'incidente
Ancora da chiarire, al momento, la dinamica di quanto è avvenuto all'impianto sportivo che porta i turisti in cerca di ebbrezze mozzafiato, attraverso un impianto a fune in sicurezza, dall'abitato di Bema all'altro versante della montagna, sospesi nel vuoto. I tecnici del Soccorso Alpino e i vigili del fuoco, allertati dopo mezzogiorno, sono ancora all'opera. Sul luogo dell'incidente l'elicottero di Areu, il Soccorso Alpino di Morbegno, i Vigili del fuoco e i carabinieri. Secondo i primi elementi emersi dagli accertamenti, durante il tragitto, la donna si sarebbe spaventata, avrebbe rallentato, fino a levare i piedi dall'imbragatura. Fino a precipitare nei boschi sottostanti, morendo sul colpo. Sarà la Procura di Sondrio a dover chiarire se l'imbragatura dell'aerofune era integra, se era stata indossata nel modo appropriato e cosa sia successo per far agitare così tanto la vittima.
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