Per il "Naufrago di Montecristo", l'imprenditore Davide Pecorelli, chiesti 8 anni di carcere

Si era finto morto in Albania. Le cose si mettono male per l'ex arbitro della Valtiberina
La Procura albanese di Puke ha chiesto di condannare a otto anni di carcere Davide Pecorelli, l’imprenditore ed ex arbitro di calcio 49enne di San Giustino, ormai conosciuto da tutti come il naufrago di Montecristo. I reati che gli vengono contestati sono fondamentalmente due: la truffa aggravata dall'evento e l'attraversamento a piedi delle frontiere
LA STORIA
L’imprenditore tosco/umbro Davide Pecorelli, ricomparse misteriosamente dopo otto mesi, dopo aver fatto credere a tutti che era morto. Il 49enne, aveva raggiunto l'Albania dove contava di vendere un macchinario utilizzato nell'estetica per risollevare i proprio affari. Secondo quanto emerso dalle indagini, Pecorelli sembra che avesse grosse difficoltà economiche sia con l’albergo a due stelle situato a Lama, una frazione di San Giustino, che con i negozi di parrucchiere di San Giustino Umbro, Sansepolcro, Città di Castello e Corciano. Il ritrovamento dell’auto bruciata nelle campagne albanesi di Puke, i frammenti di ossa nella vettura ed alcuni suoi effetti personali all’interno del veicolo, avevano fatto pensare alla sua morte. Fu ritrovato invece vivo e vegeto a bordo di una barca vicino all'isola di Montecristo. Qui, secondo quanto ha raccontato, era alla ricerca di un tesoro composto da monete antiche.
Commenta per primo.