Denuncia vigili urbani e tecnici del comune di Citerna, ma finisce sotto processo per calunnia

L'uomo aveva dichiarato che il verbale di sopralluogo riportava fatti non veri
Un controllo relativo a un abuso edilizio avvenuto nel comune di Citerna, si è trasformato in una denuncia per presunti comportamenti scorretti da parte dei vigili urbani e dei tecnici comunali che hanno effettuato il controlli, accertando un abuso edilizio, ma l’uomo finisce sotto processo per calunnia. Secondo la Procura di Perugia l’imputato, “mediante la denuncia presentata il 16 marzo del 2017 presso la Procura di Pesaro, incolpava falsamente il comandante del corpo associato di Polizia municipale dei Comuni di San Giustino e Citerna, un dipendente comunale, un agente e un maresciallo della Polizia municipale, sostenendo che gli stessi avrebbero attestato nel verbale di sopralluogo dell’11 novembre del 2016, fatti non veri”. Nella denuncia l’imputato avrebbe accusato le parti offese “di aver attestato falsamente che tutti gli agenti sarebbero entrati nell’immobile per l’ispezione”, mentre nella denuncia dichiarava che solo uno era entrato, mentre gli altri erano rimasti in macchina, “che l’immobile risultava abitato e che lo stesso aveva affermato di abitarci, mentre in denuncia dichiarava che era destinato ad abitazione civile e negava di aver fatto tale dichiarazione”. La calunnia sarebbe contenuta anche nel ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria contro l’ordinanza emessa dall’ufficio tecnico del Comune di Citerna in presenza di una violazione urbanistico-edilizia. Nel ricorso dichiarava di aver subito da parte del comandante della Polizia locale “abusi, intimidazioni e minacce dovuti a rancori personali, pur sapendolo innocente”. Nel corso dell’ultima udienza si doveva discutere il caso e attendere la sentenza, ma il giudice ha dovuto rinviare a luglio.
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