Notizie Nazionali Cronaca

Tragedia di Rigopiano: “La valanga era imprevedibile”

Ecco perché il giudice ha assolto 25 dei 30 imputati

Print Friendly and PDF

La tragedia di Rigopiano - l'hotel di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, dalla neve, che portò alla morte di 29 persone - fu causata da una valanga «imprevedibile». È questa la motivazione di fondo con cui il gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, ha deciso di assolvere 25 imputati su 30 nel corso dell'udienza preliminare dello scorso 23 febbraio. Il quadro è oggi più chiaro leggendo le 274 pagine di motivazioni depositate questa mattina. Il giudice si sofferma sia sul ruolo di alcuni dirigenti della Regione Abruzzo sia su quello dell'allora Prefetto Francesco Provolo, assolto, insieme a due funzionari, da tutti i reati, tra cui quelli di omicidio colposo plurimo e di lesioni colpose plurime. «Appare evidente come in alcun modo la condotta tenuta dagli imputati Provolo Francesco, De Cesaris Ida e Bianco Leonardo possa assumere rilevanza nello sviluppo causale degli eventi che hanno portato ai decessi ed alle lesioni subite dalle persone presenti nell'hotel Rigopiano al momento dell'impatto sulla struttura della valanga del 18.1.17, di tal ché nei riguardi degli stessi non può che essere emessa una sentenza assolutoria per non aver commesso il fatto», si legge in uno dei passaggi delle motivazioni della sentenza. Nelle carte si legge ancora, in riferimento ai dirigenti della Regione Abruzzo, «Non vi sono elementi per giungere ad un'affermazione di responsabilità degli imputati in ordine al reato di cui al capo 1 dovendosi dunque escludersi qualsivoglia collegamento causale tra la presunta condotta omissiva tenuta dagli imputati e il crollo dell'hotel Rigopiano». «La valutazione che deve compiersi al fine di riscontrare se vi sia stata la violazione di regole cautelari da parte degli imputati nel non aver sollecitato il Coreneva ad estendere l'area su cui effettuare la Clpv - scrive il gup - deve necessariamente essere condotta sulla base di una valutazione ex ante e pertanto non può non notarsi come alcun elemento consentiva di riscontrare una condizione di effettivo rischio 

valanghivo sull'area in questione; se ne deduce pertanto che debba escludersi che l'omissione degli imputati possa avere avuto alcuna incidenza causale con gli eventi che secondo le indicazioni riportate in rubrica hanno portato al crollo dell'hotel ed al decesso ed alle lesioni delle persone presenti a vario titolo nell'hotel Rigopiano al momento dell'impatto della valanga». «Sulla base dunque degli elementi sopra indicati e - si legge ancora - dunque sia in quanto difettavano gli elementi soggettivi in capo agli imputati per attribuire loro una posizione di garanzia dovendosi riconoscere in capo al Coreneva competenza assoluta in ordine all'individuazione dei parametri entro cui far operare la Clpv e sia in merito all'assenza di concreti elementi tali da imporre un potere di intervento nei riguardi del Coreneva affinchè individuasse il vallone di Rigopiano tra quelli da ricomprendere nella Clpv posto che alcun documento induceva a considerare il sito a rischio valanghe, ritiene il giudice che non vi sono elementi per giungere ad un'affermazione di responsabilità degli imputati». Il giudice, parlando di imprevedibilità della valanga, ha mantenuto in in piedi solo le responsabilità di Comune di Farindola e Provincia di Pescara, Settore Strade, condannando a 2 anni e 8 mesi il sindaco Ilario Lacchetta; 3 anni e 4 mesi i funzionari della Provincia Polo D'Incecco e Mauro Di Blasio e per fatti laterali, 6 mesi a testa per il gestore del Resort Bruno Di Tommaso ed il tecnico Giuseppe Gatto. Ora la procura ha 45 giorni di tempo per presentare l'eventuale ricorso in appello.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
23/05/2023 05:58:06


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Cronaca

Voto di scambio e corruzione in Sicilia: arrestato un sindaco, sospeso vicepresidente Regione >>>

Morto Roberto Cavalli: i jeans e la stravaganza sexy per un successo mondiale >>>

Centrale di Suviana: la ricerca dei dispersi va avanti >>>

Recuperato un medaglione col volto di Federico da Montefeltro trafugato negli anni '70 >>>

Olive danneggiate e puzzolenti? Boom dell'olio deodorato: come viene prodotto e perché si diffonde >>>

Forte esplosione in una centrale idroelettrica a Suviana, sull'Appennino Bolognese: è strage >>>

Occhio alla mail dell'Agenzia delle Entrate: sei alert per difendersi dal phishing >>>

Ilaria Salis nuovamente in aula tenuta al guinzaglio. Negati i domiciliari, minacce agli avvocati >>>

Dopo l’attacco dell'Isis in Russia anche in Italia è scattata l'allerta terrorismo >>>

Sesso con l'ex marito, lei non vuole e lo evira: il gesto choc >>>