Sansepolcro: toh chi si rivede, l'ex bomber Paolo Nosella!

Dopo 41 anni è tornato da turista: "Il Borgo mi è rimasto nel cuore!"
È tornato a Sansepolcro da turista dopo 41 anni. Aveva indossato da calciatore la maglia bianconera nella stagione 1981/’82, quando era appena iniziata la parabola discendente della vecchia Unione Sportiva Sansepolcro. Giocava da attaccante Paolo Nosella, oggi 59enne e allora giovanissimo, in quella squadra allenata da Lorenzo Vellutini che affrontò il campionato di Serie D (allora si chiamava Interregionale) retrocedendo in Promozione, dopo che però aveva battuto tutte le prime della classe: l’Elpidiense, che vinse quel campionato; la Pennese e la Vis Pesaro. Ma erano anni economicamente difficili per il Borgo del pallone, con la società che nell’arco di due anni sarebbe fallita. Nosella, che segnò quell’anno diverse reti, era nel gruppo dei vari Palazzini, Cantaloni, Ghiandai, Cerasa, Marco Rossi, Antonini, Bruschi, Grifoni e c’erano anche tre atleti che purtroppo ci hanno prematuramente lasciato: Giuseppe Bastianoni, Gianluca Gallorini e Roberto Soci. Una squadra che avrebbe avuto le potenzialità per salvarsi (come dimostrato dalle vittorie sulle “big” del girone), ma che ebbe la sfortuna di imbattersi uno dei momenti in assoluto peggiori, nonostante al Buitoni il pubblico non mancasse mai. Ciononostante, Paolo Nosella ha dichiarato che questa città gli è rimasta nel cuore (“Ho compiuto 18 anni quando ero qui”, sottolinea) e che aveva voglia di tornarvi. Un desiderio esaudito assieme alla compagna Beatrice (donna di straordinaria squisitezza) nella giornata del 1° aprile, quella notoriamente degli scherzi, ma per il sottoscritto è stata la giornata della gradita sorpresa, perché fra le persone che ha cercato e di cui si ricordava c’ero anch’io, allora giovane cronista che seguiva il Sansepolcro su Rvt. Attraverso una terza persona, abbiamo avuto modo di incontrarci nel giro di pochi minuti e di scambiare una piacevole ora assieme; Nosella è un imprenditore artigiano di successo, lui e Beatrice hanno due figli e vivono a Grado, “perla” dell’Adriatico in Friuli-Venezia Giulia. Confesso che mi ha fatto molto piacere: gli anni passano, i capelli diventano sempre più bianchi e si mette su anche qualche chilo in più, ma alla fine ciò che resta immutato è il lato umano. E quando scopri che hai lasciato qualcosa di buono, è sempre una grande soddisfazione. Ti ringrazio Paolo: essersi ritrovati dopo oltre 40 anni è stato davvero speciale, sperando di averne ancora tanti davanti per vivere questa amicizia rinverdita in un giorno particolare. Non era un “pesce”, era tutto vero!”.
Claudio Roselli
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