Ammonta a 300milioni la richiesta del liquidatore Santioni agli ex vertici di Banca Etruria

Il Tribunale delle imprese di Roma ha nominato un gruppo di esperti per calcolare il danno economico
Il Tribunale delle imprese di Roma, ha nominato un gruppo di esperti per calcolare il danno economico causato da ex vertici, amministratori e revisori di Banca Etruria. Ricordiamo che la richiesta risarcitoria promossa dal liquidatore di Bpel, Giuseppe Santoni ammonta a 300 milioni di euro. Denaro che ovviamente nessuno dei protagonisti delle ultime stagioni di vita della banca si è sognato di scucire, sostenendo con forza che la pretesa è assolutamente infondata. Tuttavia l’azione di responsabilità, così si chiama, procede nella Capitale seppur a passo di lumaca. E sottotraccia è in corso una trattativa tra avvocati per chiudere la partita con una somma ben diversa e di molto inferiore: 2 milioni. Cifra questa che ha chiuso in via transattiva la speculare vicenda di Banca Marche, che fu messa in risoluzione in quel novembre 2015 quando l’Italia e l’Europa staccarono la spina a quattro banche in difficoltà (che probabilmente potevano essere salvate). In attesa che le parti trovino un punto di caduta che stia bene a tutti, il 15 maggio è fissata l’udienza per il conferimento dell’incarico contabile a Marina Di Ciommo, Siro Giovagnoli e Marina Scandurra, che dovranno rispondere a due quesiti: le persone citate dal liquidatore Santoni hanno davvero provocato con le loro condotte un danno del quale devono rispondere di tasca? E, se sì, come può essere quantificato?
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