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La Manovra arriva in aula: scintille tra opposizione e maggioranza

Meloni: “Difficoltà di rodaggio, si può migliorare”

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Ultimi giorni per la manovra di Bilancio del governo che dovrà essere chiusa entro il 31 dicembre per escludere il rischio dell’esercizio provvisorio. L’esecutivo è al rush finale, i punti sono all’esame delle Camere e inizia la discussione.  Vediamo, punto per punto, le principali novità e i temi che scandiranno la giornata in Aula. Sul tema ha poi parlato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Ci sono delle difficoltà di rodaggio, si può migliorare» ha detto. Incontrando i parlamentari di FdI, Meloni si è detta soddisfatta della legge di bilancio «tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi e nonostante tutto quello che si può e si dovrà migliorare». Sempre la premier ha poi sottolineato che «tra mille difficoltà e rodaggio e questi giorni complessi della legge di Bilancio e nonostante quello che si può e si deve migliorare, mi pare che rispetto a chi auspicava e prefigurava una partenza di questo Governo e di questa maggioranza come una catastrofe, tutto il racconto che è stato fatto contro di noi gli sta simpaticamente tornando indietro come un boomerang».

Scintille maggioranza opposizione
L’attacco più duro alla maggioranza arriva dal Terzo Polo. «Non ci lamentiamo - ha detto la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi - per le scelte che non condividiamo perché la maggioranza ha il diritto e il dovere di fare scelte, ci lamentiamo per il modo irrispettoso, indecente con cui è stato trattato il Parlamento». Durissimo, intanto, l’attacco del M5S sul taglio al reddito di cittadinanza. «Commentando l'eliminazione della “congruità” dell'offerta di lavoro per i percettori “occupabili” di Rdc, avvenuta nottetempo durante l'esame della legge di Bilancio, il Sottosegretario al Lavoro Durigon ha detto - cito testualmente - che la “territorialità rimane”. Tali dichiarazioni rafforzano le nostre certezze: la Destra ha stravolto la legge sul Rdc, che cancelleranno dal primo gennaio 2024, senza conoscerla». Lo afferma il capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera Davide Aiello. «Contrariamente a quanto affermato da Durigon, infatti, con l'approvazione dell'emendamento Lupi il criterio della “territorialità” (secondo cui la sede di lavoro doveva essere a non più di 80 km dalla residenza del beneficiario) viene eliminato. Altresì, viene cancellato il criterio della remunerazione: almeno 858 euro. Non si è mai visto tanto pressappochismo. A causa della sua furia ideologica, la maggioranza sta gettando le basi per un dramma sociale. Si fermino prima che sia troppo tardi». E poi: «Polemiche del M5S sul reddito? Ci sono state stagioni in cui c'è stato chi ha soffiato sul fuoco, e poi non si è riuscito a spegnerlo, come con il terrorismo, il confronto resti sempre sul piano delle idee». Così Francesco Lollobrigida, ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare, ospite di AdnKronos Live. «Ogni istituzione sia responsabile» chiede il ministro.

Letta sulla manovra: è la più pasticciata degli ultimi 20 anni
«Quello che è accaduto in queste ore in parlamento è la dimostrazione che il governo e la maggioranza non erano pronti. La legge di bilancio è la più pasticciata degli ultimi vent'anni e ancora non sappiamo quale sarà il testo votato in questi giorni» dice Enrico Letta, segretario del Pd, all'evento "Per una vera costituente", in corso al Nazareno.
Lollobrigida sullo scudo fiscale: “Abbiamo dimostrato di credere nella legalità”
Il tema dello scudo fiscale viene rilanciato dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida che puntualizza: «Abbiamo dimostrato di credere nella legalità». E sul taglio al Reddito di Cittadinanza avverte: «Attenzione a sogffiare sul fuoco come è successo negli anni Settanta con il terrorismo».

Iniziata la discussione alla Camera
E' iniziata nell'Aula della Camera, con gli interventi dei relatori, la discussione generale sul Ddl bilancio. Partecipa ai lavori, in rappresentanza del Governo, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Al termine di questa fase il provvedimento, secondo quanto si e' appreso, tornerà all'esame della commissione Bilancio per lo stralcio per mancanza di coperture finanziarie, delle che assegnano risorse ai Comuni. Nel corso della giornata l'Esecutivo ricorrerà alla questione di fiducia che verrà votata domani. Il via libera di Montecitorio è atteso entro Natale, mentre l'approvazione definitiva della Manovra da parte del Senato arriverà a ridosso della fine dell'anno.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
22/12/2022 13:53:19


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