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Manovra: “Accordo in maggioranza sui 600 euro delle pensioni minime per gli over 75”

Parte delle modifiche slittano a domani

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C'è un ritardo rispetto alla tabella di marcia degli emendamenti del governo alla manovra, attesi entro le 14. Il governo ne presenterà una parte nel pomeriggio e una parte domani mattina: questa la scansione che si profila - come si apprende a margine dei lavori della commissione Bilancio della Camera - dove è in corso l'esame del provvedimento. A breve dovrebbe tenersi un ufficio di presidenza, a cui parteciperà anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in cui verrà delineata la tempistica del prosieguo dei lavori. L'intenzione del governo è verificare la possibilità di intesa con l'opposizione su alcuni emendamenti.

Intanto è chiuso, a quanto si apprende da fonti di governo, l'accordo politico in maggioranza sull'aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75. La modifica alla manovra sarà introdotta attraverso un emendamento dell'esecutivo, in via di definizione.

Sono almeno 68 le proposte avanzate dai ministeri, da quello dell'Interno a quello della Famiglia, dagli Esteri alla Difesa, dal Mit al dicastero della Protezione civile, al ministero del Turismo, che potrebbero finire nel fascicolo. Si va dall'aumento del 50% dell'assegno per famiglie numerose a decorrere dal prossimo anno, con oneri pari a 47 milioni annui, chiesto dal ministero della Famiglia, alla proroga fino a tutto il prossimo anno «della moratoria sui mutui, sugli altri finanziamenti e sui contratti di leasing per le imprese del settore turistico in crisi di liquidità anche a causa dell'incremento del costo dell'energia elettrica e del gas», proposto dal Mitur. Tra le misure richieste che potrebbero finire nell'atteso pacchetto di emendamenti del governo ci potrebbe anche essere il completamento delle assunzioni nelle Forze di polizia e nel Corpo nazionale dei Vigili del fuoco previste per quest'anno «ma non autorizzate per mancanza di copertura finanziaria», e l'istituzione un fondo, chiesto dal ministero per il Made in Italy «per l'alfabetizzazione mediatica e digitale» e per «progetti educativi a tutela dei minori nell'ambito dei media digitali con una dotazione di 1 milione per ciascuno degli anni 2023-2025». Potrebbe tornare nella commissione della Camera, l'emendamento per favorire il contrasto della pirateria digitale con particolare riguardo agli eventi sportivi diffusi in diretta ogetto di discussione al Senato nell'ambito del dl aiuti quater.

Secondo la proposta, il Regolamento AgCom in materia di violazione dei diritti d'autore sulle reti di comunicazione elettronica dovrà essere integrato prevedendo che il blocco cautelare degli indirizzi IP e dei nomi a dominio dei siti internet attraverso i quali vengono diffusi illecitamente contenuti protetti avvenga non oltre 30 minuti dalla relativa comunicazione. Il Mit chiede poi l'istituzione di un Fondo destinato alla formazione iniziale per il personale impiegato sulle navi, in particolare le figure professionali mancanti delle sezioni di coperta, macchina, cucina e camera, «con una dotazione di 2 milioni per il 2023 e 3 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028» e «il ripristino di esenzione Imu per i proprietari di immobili dichiarati inagibili post sisma, in precedenza adibiti» a prima casa. Chiesti anche 20 milioni di euro per il prossimo anno per la sicurezza dell'infrastruttura del sistema di allarme pubblico IT-Alert, che consente la diffusione massiva di messaggi ai cellulari presenti su un territorio interessato da gravi emergenze.

Il ministero per la Protezione civile chiede infine lo stanziamento di 2 milioni di euro per risolvere le criticità nella gestione dei servizi cimiteriali a Palermo e la nomina del sindaco della città a Commissario di Governo per il coordinamento e l'esecuzione degli interventi urgenti per tutto il 2023.

Renzi: “Taglio 18app per dare soldi alla Serie A”
«Quindi il governo Meloni taglia i soldi alla #18App e nella stessa legge regala soldi alla serie A. Le risorse destinate ai libri e alla cultura giovanile passano a Lotito & company. Partiti non solo di maggioranza e grandi media: tutti zitti. #TerzoPolo unico a fare opposizione». Lo scrive Renzi sui social.

Giorgetti: su extraprofitti una norma più equa
«Abbiamo valutato che la precedente imposta sugli extraprofitti non funzionasse – dice Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia -. La nuova imposizione inserita in manovra a noi sembra molto più equa e razionale e anche se non perfette è comunque un passo avanti anche se ha scatenato molte lamentele da parte dei produttori di energia alternativa. Ma resta comunque un intervento molto complicato, ci sono regole sovrannazionali di mercato tali per cui anche per chi decide mancano dati informativi fondamentali per inquadrare e decidere. Nelle prossime ora il governo dunque proporrà una norma per avere tutte le informazioni che in questo momento sono diffuse tra vari enti ed autorità e che sembrano quasi misteri e segreti». 

No alla modifica su extraprofitti farmaci-assicurazioni
Bocciato in commissione Bilancio l'emendamento alla manovra presentato dal Movimento 5 stelle (la prima firma è del presidente Giuseppe Conte) che proponeva un contributo del 20% «a titolo di prelievo solidaristico e temporaneo, a carico dei soggetti che esercitano, nel territorio dello Stato, attività di vendita, produzione, importazione e commercializzazione di prodotti nei settori farmaceutici e assicurativo» al fine di «perseguire maggiore equità ed equilibrio tra i costi sostenuti dai consumatori e i profitti ottenuti dagli operatori nel periodo pandemico».

L’emendamento “salva Serie A”
Si prova a inserire in manovra l'emendamento bipartisan che era stato inserito poi tolto dal decreto aiuti quater - definito «salva Serie A» - per un sostegno di federazioni, associazioni e società sportive che consente il pagamento a rate dei versamenti tributari e contributivi sospesi fino al 22 dicembre. La proposta modificata prevede «60 rate mensili di pari importo con una penale del 3% e con il versamento delle prime 3 rate entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge».

Aiello: il governo boccia emendamenti M5s per pensionati
«Dopo quello per raddoppiare il taglio del cuneo fiscale, il Governo ha bocciato altri due emendamenti del M5S alla Manovra, a prima firma del presidente Giuseppe Conte, per aiutare le nostre pensionate e pensionati». Lo afferma in una nota il capogruppo del M5s in commissione Lavoro alla Camera, Davide Aiello. «Con il primo intervento - riprende - intendevamo portare da 8.500 a 13mila euro la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l'Irpef. Se tale proposta di modifica fosse stata approvata, si sarebbero resi più pesanti gli assegni pensionistici da 1.000 euro al mese, ma la maggioranza ha votato contro. La stessa cosa è accaduta con il secondo emendamento, il cui obiettivo era l'innalzamento della rivalutazione degli assegni per coloro che percepiscono un trattamento pari o inferiore a 4 volte il minimo, raddoppiandola rispetto alla norma attuale». «Parliamo della stessa maggioranza che in campagna elettorale prometteva di portare le pensioni minime a 1.000 euro al mese ma che poi, alla prova dei fatti, ha tradito gli elettori. Un modo davvero poco serio di fare politica che conferma la natura di questa Destra» conclude Aiello.

Giorgetti: la vera riforma è incentivare la natalità
«La vera riforma delle pensioni è incentivare la natalità. Senza natalità che sostenga il sistema sul lungo termine è finito tutto». Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, nel corso dell'iniziativa per i 10 anni di Fratelli d'Italia.

Bonelli: “Meloni figlia del padre dei condoni Berlusconi”
«Sono sempre loro, figli e figlie di quel padre di tutti i condoni che si chiama Silvio Berlusconi, e Giorgia Meloni ne è la perfetta continuazione – afferma il deputato e co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli -. Approvano e propongono leggi criminogene che sbeffeggiano i cittadini onesti, cancellano tasse a chi non le ha pagate, strizzano l'occhio agli evasori, regalano i soldi degli italiani alle società energetiche che hanno speculato sul gas e ora salvano dal carcere chi ha evaso le tasse, mentre tolgono il reddito di cittadinanza ai poveri e riducono di 100 euro le pensioni».

Manzi (Pd): “Non penalizzare i lavoratori dello spettacolo dal vivo”
«Il governo si è preso tempo per decidere le sorti dei lavoratori dello spettacolo dal vivo che non solo quelli più noti - dice Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione cultura - ma quelli invisibili che costituiscono l'ossatura del sistema. Un comparto essenziale per il nostro Paese. Dicano sì all'emendamento con cui chiediamo 150 milioni per l'indennità di discontinuità, dando piena attuazione a quanto approvato nel Codice dello Spettacolo dal vivo. Non manchino di rispetto a questi lavoratori, penalizzando ancora una volta un comparto che con la pandemia ha sofferto più di molti altri. Mi auguro con forza che il governo voglia riconoscere il sistema di protezione rappresentato dall'indennità di discontinuità».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
17/12/2022 14:23:37


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