Arezzo, rintracciati e arrestati quattro latitanti internazionali
Erano colpiti da un mandato di arresto europeo
Nella mattinata di ieri 12 ottobre, i Carabinieri del Reparto Operativo di questo Comando Provinciale, in collaborazione con quelli delle Compagnie di Arezzo e Cortona, hanno tratto in arresto un uomo di 41 anni e tre donne, tutti stranieri e destinatari di mandati di arresto europeo, provvedimenti emessi dalla Corte di Appello Penale di Bucarest, per i reati di corruzione in atti giudiziari, tratta di esseri umani e riciclaggio.
I Carabinieri, con la collaborazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia di Roma, dopo essere venuti a conoscenza della possibile presenza in Arezzo di un uomo latitante e ricercato dalla giustizia romena, hanno intrapreso, negli scorsi giorni, vari servizi di osservazione ed appostamento, in orario diurno e notturno, che hanno consentito di localizzare un appartamento nel centro storico di Arezzo, possibile luogo di dimora del ricercato.
All’alba di ieri sono scattati i servizi finalizzati alla cattura del soggetto, con Carabinieri in uniforme che hanno cinturato la zona ed altri, anche in abiti civili, che avvicinandosi con circospezione all’obiettivo, hanno fatto irruzione nell’appartamento. All’interno dell’immobile, oltre al 41/enne che deve scontare una pena di anni 9 e mesi 5 di reclusione, il quale ha tentato celare la sua presenza, nascondendosi dietro ad una porta, erano presenti anche altre persone, tra le quali le tre donne (una 32/enne, una 39/enne ed una 61/enne) che, dal successivo controllo alla Banca Dati, erano anch’esse ricercate dalle Autorità Romene, poiché devono espiare pene rispettivamente di anni 4 e mesi 11, anni 5 e mesi 5 e anni 5. Per i soggetti non attinti dai provvedimenti cautelari, presenti nell’abitazione al momento del controllo, condotti in questi uffici e tutti identificati, la loro posizione è tuttora al vaglio.
I 4 arrestati, totalmente sconosciuti sul territorio nazionale, farebbero parte di un gruppo di più soggetti, alcuni dei quali legati dal vincolo di parentela, e da poco giunti in Italia probabilmente per non essere attinti dai provvedimenti di cattura a loro carico e sottrarsi quindi alla detenzione.
I fatti reato contestati sarebbero avvenuti nel centro/nord Europa, in un arco temporale di almeno 3 anni, a partire dal 2014; gli arrestati, con molteplici scuse, facevano arrivare tramite varie rotte donne dalla Romania in Germania, costringendole poi con minacce sia fisiche che psicologiche, a prostituirsi. L’uomo inoltre sarebbe stato solito accompagnare le giovani ragazze nei vari locali sempre con il fine del meretricio, traendone lauti profitti, mentre le tre donne catturate lo agevolavano nella gestione delle stesse. Relativamente al reato di riciclaggio contestato, questo si sarebbe circostanziato attraverso rimesse in danaro in numerose transazioni, per svariate migliaia di euro.
Tutti gli arrestati, dopo le varie formalità di rito, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano, in attesa delle valutazioni della magistratura italiana e rumena.
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