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Pd Città di Castello: interrogazione ripristino funzionale passerelle percorsi ciclopedonali

Una pista collegata con tanti itinerari naturalistici e religiosi

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Il nostro territorio, fortunatamente, è attraversato, da numerosi percorsi ciclopedonali, il più importante dei quali è la pista lungo il fiume Tevere che collega molti comuni della Vallata, permettendo di apprezzare l’unicità del percorso, da Sansepolcro a Ponte San Giovanni.

Una pista collegata con tanti itinerari naturalistici e religiosi, che mette in naturale collegamento, altri sentieri, sia verso la Romagna, le Marche, il Reatino e il Lazio.

Percorsi che possono essere fonte di sviluppo, di lavoro e promozione territoriale, a patto che vengano adeguatamente manutenzionati, controllati, soprattutto per evitarne un uso improprio attraverso mezzi a motore, non autorizzati.

Lo sforzo e la potenzialità di questa rete “slow” riconosciuta e certificata a livello nazionale, basandosi sulla strutturazione di percorsi fruibili oltre che in forma ciclopedonale, anche da turisti a cavallo è minata però dalla chiusura di almeno tre passerelle nel nostro comune, (Trestina, Piosina e Madonna del Latte lungo il percorso Gabriotti).

Inoltre, dopo anni di segnalazioni, interrogazioni, atti amministrativi, sono stati stanziati nel 2020 stanziati circa 200 mila euro per il ripristino di queste strutture chiuse, che colpevolmente interrompono questi bellissimi percorsi.

Per questi motivi interroghiamo la S.V. al fine di conoscere:

·         I motivi di tale ritardo nella esecuzione di lavori, assolutamente di facile realizzazione, nel ripristino funzionale delle passerelle;

·         Se non si consideri opportuno, visto il degrado troppo rapido per queste strutture, di proteggere il tavolame in legno con materiale più robusto e performante;

·         Se, essendo il percorso utilizzabile in condizioni di sicurezza, anche come ippovia (Art. 3 comma 10, Regolamento pista ciclabile del Fiume Tevere nel territorio dei Comuni di Città di Castello, Umbertide e Montone.), non sia opportuno prevedere e realizzare, in prossimità delle passerelle stesse, attraversamenti alternativi per cavalli e cavalieri, attraverso guadi controllati nei torrenti, con acqua corrente di altezza non superiore a 70 centimetri.

Redazione
© Riproduzione riservata
17/05/2022 09:22:12


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