Saperi e Sapori Consigli & Segreti
Integrale è sempre sano, stevia o zucchero è lo stesso: le bufale sul cibo che è ora di smentire
Anni di cattiva informazione a tavola hanno lasciato il segno
Fact checking. Significa controllo dei fatti o meglio: mettere le dichiarazioni alla prova dei fatti e dei dati. E' una delle urgenze dell'informazione, ancora di più in tempi in cui il titolaccio che grida alla catastrofe o al miracolo del momento imperversa fra Web e social. A maggior ragione quando le informazioni riguardano quel che portiamo a tavola e mettiamo nel carrello della spesa. FoodCulture nasce anche per questo, tornare alla realtà e stare alla larga dalle dichiarazioni ad effetto. Perché la salute comincia a tavola. Di seguito, ridimensioniamo o cancelliamo proprio alcune affermazioni dette e scritte male a proposito di ciò che mangiamo.
Farina sbiancata chimicamente contro farina buona integrale
La farina bianca non favorisce affatto il diabete e meno che mai il cancro. Le regole di produzione valide tanto in Ue che in Italia (e da noi sono particolarmente stringenti) vietano l'uso di sbiancanti chimici per questo prodotto che fa da "materia prima" a tante preparazioni alimentari. E attenzione ai proclama "miracolosi" sui prodotti a base di crusca: ne esistono infatti con farina bianca a cui la crusca viene aggiunta, e in questo caso parlare di farina integrale è sbagliato. E' una bufala che le farine integrali abbiano un maggior residuo di pesticida perché contengono crusca ottenuta dallo strato più esterno del chicco di grano che sta a contatto diretto col terreno. La buccia in lavorazione diventa pula e viene scartata, la crusca è parte del chicco. Ma arriviamo al punto fondamentale.
Integrale uguale sano e dietetico: non sempre
Non è mai stato dimostrato che i prodotti integrali siano meno calorici di quelli raffinati. Cereali e farine integrali sono leggermente meno calorici di quelli raffinati. Poi ci sono i cereali integrali a cui viene aggiunto zucchero o glassa, in quei casi è come mangiare qualcosa di molto simile a micro biscotti. E dunque la quantità deve essere particolarmente moderata. E' vero che le fibre integrali migliorano la funzionalità intestinale e che favoriscono il senso di sazietà, spingendo quindi a mangiarne di meno. Questo non significa che siano l'arma perfetta per dimagrire. Anzi, attenzione: come in parte abbiamo già scritto, spesso ai prodotti integrali vengono aggiunti sali o zuccheri per insaporirli.
Stevia batte zucchero contro glicemia e colesterolo: sì, con un "ma"
Prima di entrare nel merito del duello stevia-contro-zucchero è necessario un preambolo fondamentale: il cibo "dietetico" non è necessariamente sempre con poche calorie. Bisogna controllare attentamente quel che l'etichetta riporta. Dietetico può significare calibrato per consumatori che hanno un alto livello di colesterolo, di trigliceridi o problemi di insufficienza renale. Ed eccoci alla stevia, fra le più convincenti alternative allo zucchero. E' davvero così? Il dolcificante naturale ricavato dalla pianta brasiliana è davvero potente: fino a 300 volte superiore allo zucchero. E chi assaggia un cibo che la contiente se ne accorge subito. Dov'è il vantaggio allora? Per dare il sapore dolce al prodotto di cui fa parte, si usa una quantità minima di stevia, che peraltro dai dati finora in possesso di nutrizionisti e diabetologi pare non favorisca l'innalzamento della glicemia e abbia zero calorie. C'è un "ma" di cui tenere conto: passando per il tratto orale-gastrointestinale, i recettori del nostro organismo tendono comunque ad alzare il livello del glucosio nel sangue. Modica quantità, quindi. A queste condizioni, l'uso della stevia è perfetto per i diabetici e di certo più sano e raccomandabile di quello del fruttosio o di dolcificanti con aspartame o saccarina.
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