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Manovra: un miliardo in più al reddito di cittadinanza, pensioni verso quota 102

Un fondo speciale contro il caro bollette. I dubbi della Lega

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Il consiglio dei ministri ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio, lo schema della manovra che che nel complesso dovrebbe valere 23 miliardi di euro che il governo ora si prepara a inviare a Bruxelles.
 

Cambia il reddito di cittadinanza

Il governo conta di ricavare circa 1 miliardo dal restyling del reddito di cittadinanza. E' questa la cifra che sarebbe stata indicata nel corso della cabina di regia sulla manovra. Appare ormai scontato una revisione della misura cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle. Secondo le fonti, sarebbe di 8,8 miliardi la cifra prevista per rifinanziare il reddito di cittadinanza, che aggiorna l’iniziale stima di 7,6 miliardi. Stessi numeri sarebbero previsti per il 2023.

Su questa si è già consumato lo scontro nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri. Il centrodestra chiede di abolire lo strumento che e' stato rifinanziato fino alla fine del 2021 nel decreto fiscale che accompagnerà la legge di bilancio. Il sussidio dovrebbe quindi essere modificato in manovra con una revisione dei paletti per l'accesso, snellendo la platea e rafforzando il fronte delle politiche attive per il lavoro. Dovrebbe arrivare anche una stretta sui controlli.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha ribadito la volontà di non abbandonare il reddito di cittadinanza:  «Di certo non si cancella, anzi viene rifinanziato e cambiato in meglio», le sue parole. In un post Facebook ha aggiunto che il suo partito si sta battendo «per mettere più soldi in tasca ai lavoratori intervenendo sul cuneo fiscale». 

Un miliardo per il caro energia
Un miliardo sarà destinato al taglio delle bollette energetiche, la cui copertura arriverà dai due miliardi già destinati dalla Nota di aggiornamento al Def alla riforma del fisco. Le risorse dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la manovra.

Ipotesi quota “102” in stand by

La decisione sulla riforma di quota 100 per ora resta in stand-by. «Visto che nel Dpb ci sono solo macro-voci, dunque ogni decisione sul superamento» della riforma delle pensioni del primo governo Conte «può essere rinviata», spiegano fonti di governo presenti alla riunione.

Anche Superbonus e sanità
Si va verso la proroga del Superbonus edilizio per condomini e gli ex istituti di edilizia popolare. Ma è probabile la sospensione del bonus facciate. Uno dei punti rivendicati dal Partito democratico, che ha  definito l’impianto della manovra «convincente e condivisibile». «La strategia di politica economica – ha proseguito Misiani in un post Facebook, e gran parte delle scelte sono in sintonia e riflettono le priorità indicate dal Pd». Cioè taglio del cuneo fiscale, maggiori risorse alla sanità e proroga del Superbonus. il Pd lavora anche ad un abbattimento del cuneo fiscale. «Bisogna che la riduzione delle tasse ci sia, deve essere una priorità». È «necessario che i lavoratori abbiano più soldi in busta paga e che ci sia più attrattività e dinamismo per le imprese» ha detto a Forset su Rai Radio 1 il segretario del Pd, Enrico Letta.

Lega (pensioni e quota 100) e M5S (reddito di cittadinanza) puntano a rivalutare i loro punti cardine, cioè pensioni, quota 100 e reddito di cittadinanza.  

Taglio della “Tampon tax”

L'Iva sugli assorbenti potrebbe essere rivista al ribasso. L’imposta è attualmente al 22%. Con l’abbassamento potrebbe arrivare tra il 4 e il 10%.

Congedo di 10 giorni per i papà
La manovra in discussione dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. Italia viva ha richiestao di destinare risorse per incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornino al lavoro dopo la maternità.
 

Un manifesto per la ripartenza
 Forza Italia chiede al governo un documento che sia un vero "Manifesto per la ripartenza" e che abbia come obiettivo la crescita. «Questo risultato si ottiene con una robusta riduzione delle tasse sul lavoro, sulle famiglie e sul risparmio. Due i punti qualificanti sui quali Forza Italia chiede un impegno concreto: una forte riduzione del cuneo fiscale, cioè del costo del lavoro, di 10 miliardi e una ristrutturazione del reddito di cittadinanza». E' quanto emerge da una riunione tenuta dal coordinatore di Fi Antonio Tajani, i vertici del partito, ministri e sottosegretari azzurri. «È necessario - si legge in una nota - andare nella direzione di progressiva riduzione della misura separando la platea degli "occupabili", che sono in grado di lavorare e dunque devono farlo, da tutti gli altri che, invece, devono continuare ad essere destinatari di interventi di welfare. Forza Italia propone inoltre sostegni sotto forma di defiscalizzazione alle imprese che investono in sicurezza sul lavoro, attenzione alla ristrutturazione dei debiti delle amministrazioni locali e la proroga delle misure di sostegno all'edilizia: non solo il Superbonus 110%, ma anche gli altri bonus».

Una posizione, quella sul taglio delle tasse, chiesta anche da Iv. «Stiamo lavorando per ridurre le tasse. A fronte di 22 miliardi disponibili è inconcepibile pensare di stanziare meno di 10 miliardi al taglio delle tasse». E ancora: «È necessario pensare alle prossime generazioni - continuano le stesse fonti - in aggiunta a quanto già previsto nel Pnrr, investendo in istruzione, formazione e lavoro. Così come, per completare il piano previsto dal family act, si dovrà incentivare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro oltre che l'occupazione femminile».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
19/10/2021 19:32:09


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