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Covid, l’Australia riapre agli studenti con due settimane di quarantena

La Nuova Zelanda abbandona la strategia “zero contagi”

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Via libera in Australia all'ingresso dei viaggiatori internazionali che sono stati immunizzati contro il Covid con il vaccino cinese Sinovac e quello indiano Covishield. Un provvedimento che riapre la strada al ritorno degli studenti stranieri, per la maggior parte cinesi. iscritti nelle maggiori università australiane. Prima d'ora solo quattro vaccini - AstraZeneca, Pfizer, Johnson & Johnson e Moderna, erano stati riconosciuti dalle autorità di Canberra. La Therapeutic Goods Administration (TGA) riferisce inoltre di avere in esame altri due vaccini cinesi, SinoPharm e CanSino, il russo Sputnik e l'indiano Covaxin. Il gruppo delle otto maggiori università ha accolto con sollievo la decisione, che semplificherà le procedure di ingresso a studenti di tanti Paesi oltre Cina e India come Indonesia, Filippine e Nepal, dove è stato utilizzato il Sinovac. Gli studenti dovranno comunque restare in quarantena per due settimane. 

La Nuova Zelanda abbandona la strategia 'zero virus”
Marcia indietro, si cambia. La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha annunciato che cambierà la strategia 'zero Covid' che non è riuscita a fermare la diffusione del virus ad Auckland: è necessario un nuovo approccio, ha spiegato, un modello che tenga conto dei tassi di vaccinazione e che consentirà di allentare le restrizioni di movimento. Per mesi il Paese è stato protetto dalla pandemia grazie a una rigorosa chiusura dei confini che ha permesso ai neozelandesi di vivere una vita quasi normale. Ma ad agosto è comparso un caso della variante Delta ad Auckland ed è stato necessario mettere in atto misure di lockdown; i due milioni di abitanti della città più grande del Paese sono stati confinati per sette settimane e il lockdown nazionale è stato revocato solo all'inizio di settembre. Ardern ha ammesso che la variante Delta altamente contagiosa è un punto di svolta e bisogna conviverci: «Anche con le restrizioni a lungo termine che abbiamo imposto, chiaramente non abbiamo raggiunto il livello zero». La Ardern ha annunciato che non abbandonerà immediatamente la sua strategia ma che il contenimento di Auckland sarà allentato anche se il numero di nuovi casi non diminuirà; e ha insistito che questo cambiamento – che è veramente un passo importante rispetto all'obiettivo "zero Covid" –  è reso possibile dal forte aumento del numero di persone vaccinate. «Eliminare il virus era importante perché non avevamo un vaccino, ora ce l'abbiamo, quindi possiamo iniziare a cambiare il modo in cui facciamo le cose. Abbiamo più opzioni e abbiamo buone ragioni per essere ottimisti per il futuro, ma non dobbiamo fare le cose in maniera precipitosa». Auckland rimarrà confinata, ma ogni settimana il governo studierà la possibilità di revocare alcune misure; gli abitanti potranno incontrarsi all'aperto in gruppi fino a 10 persone a partire da mercoledì e nelle prossime settimane verranno prese in considerazione misure come la riapertura di negozi e scuole. Ardern ha spiegato che le misure potrebbero finire quando il 90 per cento della popolazione vaccinabile avrà il regime completo; un obiettivo, per la verità, ancora lontano in un Paese dove solo il 46 per cento di coloro che hanno più di 12 anni ha ricevuto entrambe le dosi e il 76 per cento ne ha solo una.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
04/10/2021 13:41:54


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