San Giustino, al via l’iter per il nuovo piano regolatore generale

Un passo in avanti importante per lo sviluppo di San Giustino. L’amministrazione comunale si prepara a intraprendere una nuova ed importante sfida: quella della redazione del nuovo Piano Regolatore Generale; di fatto lo strumento urbanistico che regola l’attività edificatoria all’interno del territorio comunale, di cui ogni Comune deve essere dotato. Con l’approvazione del bilancio 2021 sono infatti state stanziate le somme necessarie per avviare l’iter di redazione del nuovo piano che andrà a sostituire il prg vigente, adottato dal consiglio comunale attraverso la delibera numero 106 del 17 febbraio 2002.

“Ci stiamo avviando verso la predisposizione dell’atto programmatico più importante per un’amministrazione comunale – afferma Elisa Mancini, vicesindaco e assessore titolare della delega all’urbanistica - uno strumento di programmazione fondamentale per il territorio e per l’intera comunità. Siamo consapevoli della responsabilità che abbiamo nel portare avanti questa sfida e vogliamo coglierla come una straordinaria opportunità per ripensare la città, per far crescere la comunità e per attivare processi di rigenerazione urbana sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Importante sarà raccogliere le esigenze del territorio, partendo da un’attenta analisi di tutti gli aspetti urbanistici, economici, ambientali, demografici e sociali del territorio e che tenga conto delle trasformazioni che, anche in ultimo a seguito della pandemia, la nostra comunità ha subito e subirà. Il nuovo piano dovrà inoltre essere il frutto di una partecipazione attiva e di una piena condivisone con i cittadini, nella consapevolezza del fatto che una comunità deve essere partecipe delle scelte che interessano il suo territorio. Ogni cambiamento della struttura urbana, infatti, se operato senza una reale partecipazione e lontano dai reali bisogni dei cittadini, rischia di essere parzialmente disatteso. Per questo – prosegue la Mancini - dovremo adoperarci per mettere in campo tutti gli strumenti e le azioni più adeguati a compiere un processo partecipativo e di ascolto che coinvolga tutta la collettività, dal cittadino alle associazioni di categoria, dalle forze politiche al terzo settore, dagli ordini professionali alle imprese e ai commercianti. L’obiettivo sarà quello di definire le linee strategiche fondamentali per le grandi e piccole trasformazioni che attraverseranno il territorio comunale nell’immediato futuro e nei prossimi decenni, valorizzando al contempo gli elementi identitari della nostra comunità”.

“Già nella precedente legislatura, all’interno della commissione urbanistica, avevamo avviato un percorso di analisi del piano regolatore attuale per individuarne le criticità – prosegue Sarà Marzà, presidente della commissione urbanistica del Comune di San Giustino – e le problematiche che ci trovavamo ad affrontare e le numerose richieste di varianti hanno contribuito a rafforzare la consapevolezza della necessità di rivedere lo strumento e di renderlo più vicino e compatibile con le nuove esigenze che stavano emergendo dalla nostra comunità. Nell’ultima seduta della commissione è stata avviata la discussione sul tema e tutti i membri, sia di maggioranza che di opposizione, si sono espressi favorevolmente nell’intraprendere questo percorso che abbia come obiettivo principale il benessere della collettività e del territorio. Come presidente della commissione e consigliere delegato al prg – aggiunge la Marzà - cercherò di curare la parte dedicata alla partecipazione, che senz’altro ne sarà il fulcro, cercando di raccogliere le esigenze di tutti gli stakeholder. Dovremo accogliere, approfondire, sviluppare e condividere i principi, i valori e i metodi di governo della città, favorendo il più ampio confronto, anche critico, con tutti i soggetti interessati e con loro definire finalità, obiettivi e risultati attesi. Importanti rimarranno gli aspetti come la vivibilità dell’intero Comune sia da un punto di vista urbanistico, economico e in particolar modo sociale. Non dobbiamo pensare a un piano solo da un punto di vista di edilizia, ma di vera e propria socialità: è importante valutare le aree urbanizzate, le aree rurali, il recupero edilizio e la viabilità, ma altrettanto importanti sono gli spazi sociali e i servizi che fanno di un territorio-paese una vera comunità. L’obiettivo è infatti quello di raggiungere varie categorie della cittadinanza come i bambini e i giovani, che sono il nostro futuro, gli anziani, i disabili, coloro che sono soli, le famiglie in difficoltà e le categorie che necessitano sempre di più di un’attenzione mirata e particolare. Tenere quindi conto delle nuove fragilità sarà un aspetto da non trascurare, perché più forte sarà il senso di appartenenza ad una comunità e più favorevole sarà una crescita complessiva del benessere nella città”.