Eurovision 2021, vincono i Måneskin: “Il rock non morirà mai”
Al secondo posto Francia e poi Svizzera
«Non succede, ma se succede…». È successo. Dopo Gigliola Cinquetti che nel 1964 vinse l’allora Eurofestival con Non ho l’età e Toto Cutugno che conquistò il primo premio nel 1990 con Insieme, i Måneskin con la loro Zitti e buoni ieri sera hanno sbancato l’Ahoy Arena di Rotterdam. Damiano, Victoria, Ethan e Thomas sono riusciti nell’impresa che aveva visto fallire nel 2017 Francesco Gabbani che nel 2017 portava la potentissima Occidentali’s Karma(i dirigenti Rai si mossero in direzione Kiev, sede degli ESC e quasi certi della vittoria del nostro prenotarono il Pala Alpitour di Torino) e due anni dopo pure Mahmood che nel 2019 sembrò trionfare con Soldi (arrivò comunque secondo) battuto sul filo di lana dall’olandese Duncan Laurence con una mediocre Arcade. Ora, con questa vittoria, si spegne la voce che intravedeva un anatema sulla testa degli artisti italiani sempre vicinissimi alla vittoria ma mai capaci di afferrarla. E ora sono in tanti a chiedersi in quale misura ha influito l’endorsment via Twitter di Fedez che poco prima dell’esibizione della band romana ha scritto: «Tranki raga, appena finisce di allattare scateno la Chiarona nazionale! Tipo Charizard Fuoco #Escita 2021». Ora comunque, toccherà all’Italia organizzare il prossimo #ESC2022; alla conferenza stampa di pochi giorni fa il direttore di Raiuno Stefano Coletta ha fatto intendere che Torino sarà confermata come città ospitante. «C’è una leggenda metropolitana che racconta di una Rai contraria alla vittoria all’Eurovision Song Contest in quanto troppo costoso per le nostre casse - aveva detto Fasulo - . Non solo smentisco, ma ne saremmo felici e facciamo un tifo pazzesco per la vittoria dei Måneskin».
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