Irlanda, attacco hacker al sistema sanitario
L’ente assicura: nessun ritardo per i vaccini
Il sistema sanitario dell’Irlanda (l’Hse) è stato attaccato da degli hacker. Per precauzione l’ente ha arrestato tutti i suoi sistemi informatici. «C’è stato un significativo attacco di tipo ransomware che ha colpito i sistemi informatici dell'Hse» ha scritto l’Hse in un tweet. «Per precauzione abbiamo arrestato tutti i nostri sistemi informatici al fine di proteggerli e di permetterci di valutare pienamente la situazione con i nostri partner della sicurezza».
Paul Reid, il CEO del sistema sanitario d’Irlanda, ha assicurato che l’Hse sta lavorando con la polizia, la difesa e con esperti di cyber security per contrastare quello che è a tutti gli effetti «un’operazione criminale orchestrata a livello internazionale». Reid ha aggiunto che l’attacco è stato molto sofisticato e «ha colpito tutti i nostri sistemi locali e nazionali, legati ai nostri servizi principali».
L’ente della sanità si è scusato per il disagio causato ai pazienti, assicurando che almeno le vaccinazioni si svolgeranno come previsto. La RTÉ, la televisione pubblica irlandese, ha riferito che la clinica ostetrica Rotunda di Dublino ha dovuto rimandare alcuni appuntamenti a causa di quella che viene definita “un’emergenza critica”. Altri ospedali e istituti sanitari potrebbero ritrovarsi nella stessa situazione. Non è ancora chiara l’entità dell’attacco hacker. Quel che è certo è sono stati usati dei ransomware, cioè lo stesso tipo di virus impiegato dal gruppo hacker DarkSide contro la Colonial Pipeline negli Stati Uniti negli scorsi giorni.
Il ransomware è un tipo di virus informatico molto insidioso e purtroppo basta cliccare su link, apparentemente innocui, o su dei pop-up per infettare il proprio computer. Una volta penetrato nel nostro dispositivo, il virus ne blocca le funzioni, cattura i file, li rende illegibili cambiandone il formato e minaccia di cancellarli a meno che non si paghi “riscatto”agli hacker (“ransom” in inglese significa proprio “riscatto”). Per il momento, stando a quanto riferito dal Ceo dell’Hse, non c’è ancora stata alcuna richiesta di riscatto.
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