Rubrica Umbria

Un borgo bello da visitare: Panicale

Il paese conserva ancora oggi la sua struttura medievale

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Panicale è uno storico e pittoresco paese che contorna il Lago Trasimeno, a circa 40 km da Perugia. Fa parte dei Borghi Più Belli d’Italia ed è stato insignito dal Touring Club Italiano della bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale per i piccoli comuni dell’entroterra.

Abbarbicato ai piedi del monte Petrarvella, in cima ad una collina a circa 440 m di altitudine, con il centro storico racchiuso attorno all’imponente cinta muraria e le porte di accesso fortificate, Panicale si staglia all’orizzonte e domina il paesaggio.

Il borgo e le sue terrazze panoramiche regalano scorci magnifici sul lago e sulle campagna a confine tra Umbria e Toscana. Panicale si trova infatti in una posizione privilegiata, tra la vallata che si allunga verso il Lago Trasimeno e la valle del Fiume Nestore. E’ un punto di partenza ideale per esplorare il Trasimeno, poiché dista circa 20 km da Castiglione del Lago e 30 km da Magione e San Feliciano, tra i più ricchi luoghi di interesse naturalistico e storico-artistico del territorio.

 

PANICALE TRA I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA: ORIGINE E STRUTTURA

Panicale ha origini antichissime, sebbene il borgo inizi a distinguersi nelle cronache a partire dall’età medievale, quando diventerà un importante luogo di rifornimento di vettovaglie e un avamposto di Perugia verso la Toscana e al Val di Chiana.

Il paese conserva ancora oggi la sua struttura medievale, con le mura a delinearla e le abitazioni addossate a formare ellissi concentriche attorno alle piazze principali.

Panicale presenta infatti la tipica pianta a cerchi concentrici, assetto che all’epoca rappresentava uno dei più avanzati sistemi di difesa militari a livelli successivi. Il sistema permise al Castello di Panicale di resistere nel corso del tempo a numerosi attacchi e assedi, preservando una grande quantità di monumenti ed edifici storici.

Percorri i vicoli che si intersecano nel centro storico del borgo. Immergiti nell’atmosfera medievale del luogo e goditi la passeggiata indietro nel tempo, che culminerà con la splendida vista dall’alto sulle campagne e il lago all’orizzonte.

 

ALL'INTERNO DELLE MURA DI PANICALE

Entra nel borgo da Porta Perugina e in pochi passi ti troverai in Piazza Umberto I, una delle piazze principali. Questo è per così dire il primo dei livelli su cui si sviluppa il borgo, con le strette stradine che risalgono ad un secondo livello e infine a Piazza Masolino, il punto più alto di Panicale.

Nella Piazza non potrai non notare l'imponente Fontana, risalente al 1473, la quale un tempo costituiva l’antica cisterna dove si raccoglieva l’acqua piovana destinata alla famiglie che vivevano all’interno delle mura; la vasca con zampillo è stata installata nei primi anni del Novecento, a seguito della chiusura stessa della cisterna.

 

COSA VEDERE A PANICALE

All’interno del borgo, concediti una sosta per ammirare i luoghi più belli, ricchi di storia e arte.

  • La Collegiata di san Michele, possente struttura muraria dalla forma quadrata, affonda le sue radici in tempi antichissimi; nell’abside al suo interno è conservato l’affresco L’Annunciazione attribuito a Tommasino Fini detto Masolino
  • Il Palazzo del Podestà risale al Trecento e costituiva la sede del potere politico locale, mentre ospita oggi l’archivio storico comunale
  • La Chiesa di Sant’Agostino, in Piazza Regina Margherita, è oggi una chiesa sconsacrata utilizzata come spazio espositivo e sede del Museo del Tulle; al suo interno si possono ammirare resti di affreschi cui lavorò con tutta probabilità anche il Perugino, mentre l’altare maggiore in pietra è stato realizzato nel 1513 da Giambattista di Cristoforo
  • Il Museo del Tulle, inaugurato nel 2001, ha sede proprio all’interno della Chiesa di Sant’Agostino e conserva numerosi pezzi di ricamo a mano su tulle, provenienti perlopiù da collezioni private delle famiglie locali

 

  • La Chiesa di San Sebastiano, datata tra il XIV e il XV secolo, conserva gli affreschi La Madonna in Gloria e soprattutto Il Martirio di San Sebastiano, opera risalente al 1505 di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come il Perugino; l’affresco occupa un’intera parete e si caratterizza per i tratti dell’architettura classica, reinterpretati magistralmente, e per la leggerezza e bellezza dei colori del paesaggio, che sfuma a perdita d’occhio  

 

  • Il Teatro Comunale “Cesare Caporali”, nato tra il XVII e il XVIII secolo e poi ricostruito nel 1858, è interamente decorato con stucchi e medaglioni dipinti e si distingue per essere tra i più piccoli teatri della regione
  • La Chiesa della Madonna della Sbarra, datata tra il XVI e il XVII secolo, prende il nome dall’antico casello del dazio che era posto proprio lì dove poi è sorta la chiesa; da notare al suo interno l’altare maggiore in marmo, con i quattro angeli dorati ai lati, e l’edicola barocca con l’affresco Madonna col Bambino del Quattrocento
Notizia tratta da bellaumbria.net
© Riproduzione riservata
26/05/2020 06:07:42


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