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McLaren, primi ingaggi tagliati ai piloti

Sainz e Norris non resteranno soli, presto toccherà anche ai big degli altri team

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Ronaldo e Messi i loro stipendi da re li hanno già sforbiciati. Le stelle della Nba stanno trattando un taglio del 20%. I tennisti sono rimasti senza premi per l'annullamento della maggior parte dei tornei. Così pure i golfisti. E i piloti che fanno? Continuano a incassare come se nulla fosse anche se il campionato non partirà prima di fine giugno, inizio luglio e difficilmente potrà inserire in calendario più di 15 gare? Difficile, anzi impossibile perché la Formula 1 stessa è in crisi di denari e le case automobilistiche stanno affrontando il periodo più nero della loro storia. La McLaren ha già temporaneamente sospeso dal lavoro parte dei suoi uomini (Il governo britannico consente alle aziende di licenziare il personale, pagandogli l'80% dei loro salari fino ad un massimo di 2.500 sterline al mese, se le loro posizioni restano aperte) e i manager hanno visto tagliati i loro ingaggi, Sainz e Norris compresi. L'impressione è che Carlos e Lando siano solo i primi. Altri, molto più ricchi, seguiranno.

Lewis Hamilton incassa 48 milioni di euro, Vettel è sui 42, Ricciardo si ferma a 18, Versappen arriva a 16, tutti gli altri sono sotto i 10 milioni con Leclerc e Bottas che si avvicinano alla cifra tonda, mentre Raikkonen ormai non raggiunge i 5 milioni. Impossibile che i team alla ricerca di ogni modo per ridurre i costi non pensino come la McLaren di intervenire anche sugli ingaggi delle loro stelle. D'altra parte se la stagione è prevista su 22 gare, ma si riduce a 15, non è pensabile che Mercedes, Ferrari, Red Bull e Renault non chiedano come la McLaren alle loro stelle di ridursi gli ingaggi. Hamilton non si è mai tirato indietro quando c'era da dare per gli altri. Il suo ultimo messaggio su Instagram non lascia dubbi al proposito: «In questo momento difficile, spero e prego che voi siate al sicuro a casa con le vostre famiglie o in qualche posto in cui vi sentite al sicuro La tensione mentale può essere intensa, ma sappiate solo che non siete soli. Siamo tutti insieme». Magari Lewis apprezzerebbe molto una soluzione come quella scelta da Giorgio Armani per l'Olimpia: taglia un milione di stipendio ai suoi giocatori, ma non li trattiene, li dà in beneficenza.

Un'ipotesi percorribile, dopo il rinvio della rivoluzione tecnica al 2022, potrebbe anche essere quella di spalmare i contratti su due stagioni. Tutti i top, a parte Leclerc, Verstappen e Perez, vedranno scadere i loro accordi a fine 2020. Non è da escludere che qualcuno possa pensare di allungarlo di un altro anno a cifre inferiori. La stessa Ferrari stava già trattando con Vettel per una cifra inferiore ai 20 milioni. Tutto dipenderà da quando la F1 potrà tornare in pista. Ma con solo 15 gare un taglio del 20% ai top non pare assurdo. Anche perché il 20% dello stipendio di un Hamilton si avvicina ai 10 milioni. Non esattamente bruscolini.

Notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
04/04/2020 16:31:21


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