Grillo: "Un reddito di base universale destinato a tutti"
"E' la via d'uscita da questa crisi", dice
«Un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai piu' poveri ai piu' ricchi». Beppe Grillo, nel suo blog, rilancia la proposta di un reddito garantito per tutti: «E' arrivato il momento di mettere l'uomo al centro e non piu' il mercato del lavoro. Per fare cio' si deve garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza», scrive Grillo in un lungo post. «La via d'uscita da questa crisi non puo' essere come quella del 2008, quando si e' preferito salvare le banche a discapito del popolo», scrive ancora Grillo. Nel lungo post Grillo parte dalla premessa che "l'Organizzazione internazionale del lavoro stima che la disoccupazione globale potrebbe colpire 25 milioni di persone (la crisi del 2008 ha comportato un aumento di 22 milioni di disoccupati). Si prevede una caduta libera delle entrate, un aumento esponenziale della disoccupazione e una riduzione del numero di ore lavorative. Milioni di persone cadranno sotto la soglia della povertà". In pratica "Milioni di italiani non avranno nei prossimi mesi un'entrata garantita". Ma "Se nel 2007 avevamo affrontato una crisi finanziaria, che si era propagata all'economia reale, qui siamo di fronte a qualcosa di molto più radicale, una crisi che investe tutti i settori. Le restrizioni agli spostamenti, al commercio e alla vita di tutti i giorni avranno gravi ripercussioni sui mercati delle imprese e sul benessere delle persone. Ci sono interi settori che subiranno le conseguenze di questa crisi fino alla fine dell'anno, forse alcune filiere non si riprenderanno mai o non torneranno più come prima. Potrebbe esserci un rapidissimo cambio del mercato del lavoro. Abbiamo sempre detto che circa il 50% dei posti di lavoro negli anni sarebbero scomparsi per l'automazione e i cambiamenti tecnologici. Quei cambiamenti adesso sono avvenuti non in anni, ma in un solo mese. Con un colpo di tosse».
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