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Morto Albert Uderzo, papà di Asterix

Il grande disegnatore francese aveva 92 anni

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‹‹Un amico italiano mi ha detto che non si sente preso in giro in quanto italiano, visto che i miei romani sono i romani di oggi, con il dialetto attuale››. Queste parole del grande disegnatore Albert Uderzo, morto lo scorso 24 marzo  a quasi 93 anni (era nato il 25 aprile 1927) rivelano un interessante punto di vista sul grande successo che ha avuto anche nel nostro Paese il suo Asterix, creato nel 1959 con lo sceneggiatore Renè Goscinny (1926-1977). 

Non ha nuociuto alla popolarità della serie il fatto che sbeffeggi gli antichi romani e sembri ipersciovinista, con i Galli (“proto francesi”), in primis Asterix e l’amico Obelix, di un piccolo villaggio che grazie alla pozione magica del druido Panoramix resistono ancora e sempre all’invasione dei Romani di Giulio Cesare.

Uderzo (di padre vicentino e madre spezzina), però, ha sempre rifiutato le accuse di sciovinismo. ‹‹I giornalisti e  perfino i colleghi – ha dichiarato – iniziarono a dire che avevamo un tale successo per il carattere nazionalista del fumetto. De Gaulle, la Gallia, lo sciovinismo… io e René ci arrabbiavamo da matti!››

Del resto nessuno dei due era francese “puro”: Goscinny aveva origini ebraico-polacche e aveva vissuto a lungo in Argentina, Uderzo ha sempre parlato un italiano misto a dialetto veneto. ‹‹Se devo tradurre il francese per un italiano mi viene da dire cadrega invece di sedia›› aveva dichiarato in un’intervista del 1990, pochi anni prima del celebre sketch della “cadrega” di Aldo Giovanni e Giacomo (rivelava la “meridionalità” di Aldo il fatto che non sapesse il significato della parola “cadrega”).

Il successo di Asterix deriva dalla forza dei divertentissimi testi e dei disegni.

Siamo nel 50 a.C. la Gallia è stata conquistata dai Romani di Giulio Cesare. Tutta? No, un villaggio dell'Armorica (più o meno l'odierna Bretagna), abitato da irriducibili Galli, resiste ancora e sempre all'invasore. È il villaggio (il cui nome non viene mai rivelato) di Asterix e Obelix. Grazie alla pozione magica (che conferisce  una forza sovrumana a chi la beve), preparata dal druido Panoramix, i Galli sono invincibili e le suonano di santa ragione ai romani dei vicini accampamenti di Babaorum, Laudanum, Petibonum e Acquarium.

Uderzo inizia a disegnare fumetti a metà degli anni Quaranta: a fine decennio conosce Goscinny e insieme già nel 1952 creano la serie di pirati Jehan Pistolet, e poi  Oumpah-Pah, con protagonista un giovane pellerossa. Il successo arriva con Asterix, la cui prima storia, “Asterix il gallico” viene pubblicata a puntate a partire dal 29 ottobre 1959 sulla rivista “Pilote”.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
24/03/2020 20:45:52


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