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Riunito in Prefettura ad Arezzo l’Osservatorio Provinciale per la Sicurezza Stradale

Intensificazione dei controlli e miglioramento delle condizioni delle strade

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Nella giornata di ieri si è riunito in Prefettura l’Osservatorio per la Sicurezza Stradale e la Prevenzione dell’Incidentalità, organo previsto nell’ambito della Conferenza Provinciale Permanente, in esito a quanto richiesto dal Ministro dell’Interno con specifica direttiva a seguito degli ultimi gravissimi incidenti stradali avvenuti a livello nazionale.

Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Specialità della Polizia Stradale della Polizia di Stato, della Polizia Provinciale, il Sindaco di Monte San Savino e di Sansepolcro, amministratori e funzionari degli enti locali, referenti dei Comandi delle Polizie Municipali dei Comuni di Arezzo, Sansepolcro, Monte San Savino, Foiano della Chiana, Cortona, Castiglion Fiorentino, Bibbiena, Subbiano, Capolona, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, dell’Unione dei Comuni del Casentino, rappresentanti della Provincia di Arezzo-Servizio Trasporti e Viabilità, del Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 dell’ASL Sudest Toscana, del Compartimento Anas e dell’ACI.

Si è proceduto ad un esame dei dati statistici dell’incidentalità stradale elaborati dall’Osservatorio della Mobilità della Provincia di Arezzo nell’ambito del progetto SIRSS (Sistema Integrato Regionale per la Sicurezza Stradale). Il report ha focalizzato la propria attenzione sui sinistri rilevati nel 2019, anche se il dato è ancora parziale in quanto l’opera di censimento è in atto: nel primo semestre 2019 sono stati registrati 473 incidenti (527 nel primo semestre 2018), con 621 feriti ( 766 nel primo semestre 2018 ; nel secondo semestre 2019 gli incidenti sono stati 481 ed i feriti 763 ( nel secondo semestre 2018 566 sinistri e 815 feriti).

Resta, purtroppo, assai significativo il dato relativo ai deceduti: 9 nel primo semestre del 2019, rispetto agli 8 del primo semestre 2018, e 9 nei successivi sei mesi del 2019 ( 9 sono stati quelli del secondo semestre 2018), con un incremento dei sinistri mortali nei mesi invernali e nelle notti dei giorni del fine settimana.

Sono stati anche analizzati i fattori comportamentali scorretti che sono tra le prime cause responsabili dei sinistri: l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il mancato utilizzo del casco, delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini, la distrazione dovuta all’uso del telefono cellulare alla guida, l’assenza di revisione dei veicoli. Fra le cause dei decessi, prevale l’incidente per scontro frontale, segue la fuoriuscita dalla sede stradale, l’investimento di pedone, la caduta da veicolo. Per gli incidenti con lesioni, è maggiore lo scontro frontale laterale.

La maggioranza degli incidenti ha coinvolto le autovetture private, ma resta costante l’incidentalità per le “utenze deboli”(veicoli a due ruote). Tra i soggetti feriti coinvolti oltre a conducenti e passeggeri, significativo è il numero dei pedoni coinvolti.

Nel primo semestre 2019, la fascia d’età maggiormente coinvolta nel ferimento è quella tra 26-55 anni, mentre i conducenti con alterazione dello stato psicofisico è maggiore la fascia 46-55 anni.

Lo scenario ove si sono concentrati i sinistri è dato dalle tratte urbane con più alta densità abitativa e con maggiore tasso di circolazione veicolare nonché dalle principali arterie extraurbane, tra cui la SR 71 e la la SR 69.

In aumento le patenti sospese: 858 nel 2019 rispetto alle 832 del 2018; le patenti sospese per guida in stato d’ebbrezza alcoolica sono state 195 nel 2019 (207 nel 2018), per ebbrezza di neo patentati 18 nel 2019 (12 nel 2018), per alterazione da sostanze stupefacenti 23 nel 2019 (38 nel 2018). Le patenti revocate sono state 45 nel 2019 ( 23 nel 2018).

L’Osservatorio, in sintonia con la direttiva ministeriale, ed alla luce dei dati esaminati, ha condiviso l’esigenza di procedere ad una mappatura delle strade al fine di individuare i tratti più critici specie per gli utenti deboli, quali pedoni e ciclisti, nonché le arterie ubicate nei pressi dei luoghi di aggregazione e che portano ai locali di intrattenimento.

Per tali arterie sono state varate misure strategiche sotto un duplice profilo.

Da una parte, a cura di tutte le Forze di Polizia, comprese le Polizie Locali dei Comuni, sarà intensificata l’azione di controllo e repressione delle condotte maggiormente pericolose, anche nelle fasce orarie notturne, tra cui il contrasto alla guida sotto l’influenza di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di droghe, anche attraverso servizi congiunti o con pattuglie miste in punti strategici al fine di estendere le zone da presidiare.

In tale quadro, proseguendo la positiva esperienza maturata negli anni scorsi, saranno organizzate specifiche “giornate dedicate all’effettuazione di controlli mirati su alcune tematiche, con relativi slogan, come ad esempio, giornata “delle cinture di sicurezza”, della “distrazione alla guida da apparecchi telefonici”, “del contrasto alla guida in stato di ebrezza alcoolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.

Sul fronte della repressione delle violazioni dei limiti di velocità è stato ribadito che possono essere individuate le arterie stradali ove installare apparecchiature elettroniche utilizzate per il rilevamento a distanza delle violazioni dei limiti di velocità, senza l’obbligo della contestazione immediata, a condizione che siano rispettati i requisiti stabiliti dalla normativa di settore per l’adozione dei relativi provvedimenti.

 Sotto altro profilo, al fine di rimuovere i fattori di rischio, Comuni e Provincia, quali enti proprietari delle strade e l’ANAS concessionaria delle principali arterie, sono stati stimolati a impegnare, in relazione alle indicazioni emerse dai dati statistici, maggiori risorse nell’esecuzione di interventi di sistemazione e di manutenzione ai fini della messa in sicurezza delle condizioni delle strade: miglioramento della segnaletica e dell’illuminazione, in specie degli attraversamenti e dei percorsi pedonali, rifacimento del manto stradale, installazione di dissuasori di velocità.

Infine, l’Osservatorio ha condiviso la necessità che all’azione di prevenzione e repressione delle illegalità alla guida, debba coniugarsi una fondamentale attività di sensibilizzazione, presso tutte le fasce della popolazione, verso la responsabilità di comportamenti di guida sani e prudenti.

In tale quadro, sono state già programmate, ed altre verranno organizzate in futuro, campagne di comunicazione dedicate alla sicurezza stradale, alla cultura della legalità con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, quali percorsi formativi mirati a diffondere, soprattutto tra i giovani e le loro famiglie, una maggiore consapevolezza sui rischi connessi all’assunzione di alcool, stupefacenti, ed al mancato rispetto delle ordinarie norme di comportamento alla guida dei veicoli e dei velocipedi.

Redazione
© Riproduzione riservata
17/01/2020 10:23:56


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