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Usa, la Casa Bianca sull'impeachment: "Non parteciperemo alle udienze"

Per l'amministrazione le indagini sarebbero "prive di fondamento"

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La decisione è arrivata poche ore fa, attraverso una lettera, ed è sembrata netta. La Casa Bianca ha comunicato alla commissione Giustizia della Camera che non ha intenzione di partecipare alle udienze dell'indagine di impeachment programmate per la prossima settimana. Come riportato dalla Cnn, Pat Cipollone, l'avvocato della Casa Bianca, avrebbe inviato una lettera al presidente della Commissione, Jerry Nadler, spiegando che, dal loro punto di vista, l'indagine è "completamente priva di fondamento" e che "ha violato i principi di base del giusto processo e dell'equità".

Il significato del "no"

Anche se ufficialmente la lettera non scrive, nello specifico, la mancata partecipazione, questo è però il suo significato concreto, almeno secondo gli alti funzionari dell'amministrazione. E nel frattempo, non si è fatta attendere nemmeno la replica di Nadler, che ha fatto sapere che se il Presidente Donald Trump non possiede buone risposte alle accuse, allora è chiaro il motivo di non volere comparire davanti al Comitato e ha aggiunto: "Avendo rifiutato questa opportunità, non potrà affermare che il processo è ingiusto. Il suo fallimento non ci impedirà di svolgere il nostro solenne dovere costituzionale".

La decisione della Casa Bianca

La scelta della Casa Bianca in questo modo eliminerebbe un potenziale ostacolo alla votazione della Camera sull'impeachment prima di Natale. Dopo l'udienza di lunedì, infatti, in cui due commissioni presenteranno le loro prove, la giuria potrebbe discutere e approvare gli articoli alla fine della prossima settimana. È parere di molti analisti credere che l'operazione dell'amministrazione non sia stata una mossa a sorpresa, dato che i legali del presidente avevano già rifiutato di partecipare alla prima udienza del comitato giudiziario. Cipollone avrebbe poi concluso la missiva citando il tweet dell'ex tycoon all'inizio della settimana: "Qualunque cosa si scelga, come ha recentemente affermato il Presidente: "Se hanno intenzione di mettermi in stato d'accusa, lo facciano ora, in modo da poter avere un giusto processo al Senato e in modo che il nostro Paese possa tornare a lavorare".

La chiamata del figlio di Biden

In base alle ultime informazioni, i repubblicani avrebbero chiesto alla commissione Giustizia di chiamare a testimoniare con un mandato Hunter Biden, figlio dell'ex vicepresidente al centro della questione, Adam Schiff, presidente della commissione Intelligence e la cosiddetta "talpa", che avrebbe dato origine all'indagine su Donald Trump, denunciando la controversa telefonata tra l'ex tycoon e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
08/12/2019 06:42:52


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