Trump al vertice Nato: dazi al 100% alla Francia
Minacciata l’Italia. Parigi: “Pronti a forte risposta europea”
Tariffe del 100% sulle esportazioni di prodotti francesi per 2,4 miliardi di dollari verso gli Stati Uniti, accompagnate dalla minaccia di imporre simili misure anche ad altri Paesi, fra cui l’Italia. È il colpo con cui l’amministrazione Trump si è presentata al vertice Nato di Londra, dove proprio oggi il capo della Casa Bianca avrà un incontro bilaterale con il collega di Parigi Macron. Il summit dell’Alleanza Atlantica comincia nel mezzo del procedimento di impeachment, che oggi farà un significativo passo avanti con l’approvazione del rapporto sull’inchiesta da parte della Commissione Intelligence della Camera, e arriva sullo sfondo della previsione fatta dall’ex consigliere per la sicurezza nazionale Bolton, secondo cui se Trump otterrà un secondo mandato alle elezioni del 2020 potrebbe anche ritirare gli Usa dalla Nato.
La proposta di imporre dazi del 100% su 2,4 miliardi di prodotti francesi è stata fatta dal Rappresentante per i commerci dell’amministrazione, Robert Lighthizer, come ritorsione contro la digital tax decretata da Parigi, accusata di penalizzare soprattutto le grandi multinazionali americane del settore come Google, Apple, Amazon e Facebook. Le tariffe colpirebbero 63 categorie di prodotti, dal formaggio al vino, dalle borse agli oggetti di porcellana, ma entrerebbero in vigore non prima della metà di gennaio, perché il 7 sono previste audizioni pubbliche sulla proposta, e le parti interessate potranno poi inviare commenti al governo fino al 14 del mese. Ciò darebbe a Washington e Parigi il tempo di negoziare un compromesso, ma con la pistola dei dazi puntata alla tempia. Nello stesso tempo lo US Trade Representative ha minacciato di imporre ritorsioni simili anche contro l’Italia, la Turchia e l’Austria, perché hanno considerato tasse digitali analoghe a quelle francesi.
Parigi reagisce immediatamente alle minacce, con il ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, che promette una «forte» risposta della Ue alle sanzioni statunitensi contro la web tax francese, nuovo fronte della guerra commerciale degli Usa. «Siamo stati in contatto, ieri, con l'Unione europea per assicurare che in caso di nuove tariffe americane, ci sarà una forte risposta europea», ha detto Le Maire a Radio Classique. «Il semplice progetto, che potrebbe essere applicato entro 30 giorni di nuove sanzioni contro la Francia, e' inaccettabile», ha ammonito il ministro. «Questo non e' il comportamento che ci aspettiamo dagli Stati Uniti nei confronti di uno dei suoi principali alleati, la Francia e in generale l'Europa», ha aggiunto.
Nello scorso agosto, a margine del G7 di Biarritz, Trump e Macron avevano raggiunto un compromesso che sembrava aver congelato la crisi. Parigi infatti sia era impegnata a rimborsare le tasse raccolte dalle aziende americane, se avessero superato gli importi di un’imposta digitale globale da negoziare in seno alla Organization for Economic Cooperation and Development. Gli Usa ora hanno deciso di accelerare, perché evidentemente ritengono che non sono stati fatti progressi sufficienti, ma la soluzione potrebbe ancora una volta essere individuata nell’ambito della trattativa avviata nella Oecd.
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