Mazda 3: Lunga vita al motore a benzina con lo Skyactiv-X
Nata per consumare poco grazie alla tecnologia di accensione della miscela aria-benzina
Anche se il prossimo 23 ottobre Mazda presenterà la sua prima auto elettrica di produzione, il costruttore nipponico è fermamente convinto che il motore a combustione interna abbia ancora parecchi anni di carriera all'orizzonte, persino nelle applicazioni alimentate col vituperato gasolio. Il nuovo quattro cilindri Skyactiv-X ne è la prova provata: ambisce a unire i benefici del propulsore benzina con quelli del turbodiesel, assicurando consumi di carburante più bassi del 20% ed emissioni di CO2 molto contenute.
Il suo segreto? La tecnologia “Spark Controlled Compression Ignition” (SPCCI), ovvero l’accensione della miscela aria-benzina per compressione controllata da candela: in pratica, questo propulsore a benzina lavora quasi come fosse un diesel nella maggior parte delle condizioni di utilizzo, tornando al funzionamento convenzionale ai carichi più elevati dell'acceleratore. Ciò è possibile grazie a un rapporto di compressione elevatissimo (16,3:1), che permette di utilizzare una miscela aria-benzina estremamente «magra», ciò povera di carburante e ricca d'aria, pompata da un apposito compressore volumetrico. Il tutto, peraltro, è supportato dalla tecnologia mild-hybrid a 24 Volt che migliora ulteriormente efficienza e spunto.
Il nuovo Skyactiv-X è uno dei cavalli di battaglia della nuova Mazda3, modello che dal 2003 è stato venduto in oltre sei milioni di esemplari in tutto il mondo. La quarta generazione vuole contribuire a trasformare il marchio di Hiroshima, elevando la percezione dello stesso ai medesimi livelli di Audi, BMW e Mercedes.
Sul mercato già da qualche mese, stilisticamente la hatchback sfrutta un gioco di superfici concave e convesse che creano riflessi di luce in costante mutamento. L'interno è minimalista e funzionale, realizzato con materiali particolarmente curati. Nel cruscotto figura un display multifunzione da 7 pollici, mentre il nuovo sistema infotelematico sfrutta uno schermo da 8.8”, posto all'apice della plancia e controllabile dai comandi ricavati sul tunnel centrale, dietro il cambio.
In marcia la Mazda3 è piacevole e rilassante: lo sterzo è abbastanza pronto e la tenuta di strada sicura, con un avantreno che infonde sicurezza. L'assetto assicura buone doti di assorbimento delle asperità e di isolamente acustico. Gran parte di questi meriti va allanuova piattaforma costruttiva – prevede una «struttura ad anelli» con specifici punti di giunzione dove vengono trasmesse e smorzate le sollecitazioni meccaniche e vanta una rigidezza torsionale superiore che in passato –, al sistema G-Vectoring Control Plus (tramite interventi mirati sui freni migliora maneggevolezza e aderenza) e ai sedili ridisegnati: offrono maggior supporto a bacino e vertebre.
Veniamo al motore. Nonostante la presenza del compressore voumetrico, il comportamento dello Skyactiv X è quello di una tipica unità aspirata: si distingue soprattutto per la regolarità d'erogazione e la naturale propensione a prendere giri. Mancano i generosi picchi di coppia motrice delle unità turbo di ultima generazione: la massima assicurata dal 2 litri Skyactiv-X è di 224 Nm, sufficienti per assicurare una discreta elasticità di marcia e per viaggiare in scioltezza anche coi rapporti più alti. Tuttavia, le prestazioni vanno cercate nella parte alta del contagiri, tirando al massimo ogni marcia: operazione piacevole, peraltro, soprattutto per via dell'ottima trasmissione manuale a sei rapporti.
Curata la dotazione di sicurezza di serie o a pagamento: comprende head-up display, cruise control adattivo, frenata automatica di emergenza con riconoscimento pedone e ciclisti, fari full led, mantenimento automatico di corsia e controllo della stanchezza del guidatore. Prezzi: per lo Skyactiv-X il prezzo parte da 27.800 euro. Per il cambio automatico vanno aggiunti 2 mila euro e 2.300 per le quattro ruote motrici. Concorrenti? La Volkswagen Golf, ma anche Audi A3 e BMW Serie 1.
Mazda3 Skyactiv-X - la scheda
Che cos’è: è la quarta generazione della compatta giapponese
Che cosa cambia: nasce su una piattaforma completamente nuova e per la prima volta è disponibile con un rivoluzionario motore a benzina che funzione come un diesel
Dimensioni: lunghezza 4,46 metri, larghezza 1,80, altezza 1,44, passo 2,73
Porte: 5 - Posti: 5
Bagagliaio: da 358 a 1.026 litri
Principali concorrenti: Volkswagen Golf, Ford Focus, Audi A3, BMW Serie 1
Trazione: anteriore o integrale a quattro ruote motrici
Pregi: consumi ed impatto ambientale ridotti, design personale, interni curati
Difetti: rapportatura del cambio lunga che limita un po' lo spunto
Produzione: Hiroshima (Giappone)
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