L'educazione civica è di nuovo materia obbligatoria a scuola

Insegnamento a tutti i livelli con il voto in pagella
L’educazione civica a scuola torna obbligatoria, dalle elementari alle superiori. Con tanto di voto in pagella. Il Senato ha infatti approvato in via definitiva – con 193 voti a favore e 38 astenuti – il disegno di legge che manda in pensione la denominazione adottata per la materia negli ultimi anni (‘Cittadinanza e Costituzione’) e ne rafforza il ruolo. Un testo, già approvato a maggio dalla Camera dei Deputati, che è il frutto dell’unione di varie proposte di legge avanzate dall’inizio della legislatura praticamente da tutti i partiti: 13 articoli che affrontano i vari significati che può assumere oggi il concetto di Educazione Civica. Le novità saranno operative già a partire dal prossimo anno scolastico 2019/2020. Ogni classe, alla fine di ogni anno, dovrà aver svolto almeno 33 ore di didattica incentrate sulla Costituzione, sulle istituzioni italiane ed europee, sulla storia della bandiera, sull’approfondimento dell’inno nazionale e su molto altro. Perché, scorrendo il ‘programma’ previsto dalla legge, si parla anche di educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile (nel rispetto dell’Agenda 2030, così come adottata dalle Nazioni Unite), di educazione al digitale (a cui è dedicato una parte specifica del testo, l’art.5), di educazione alla legalità e al contrasto alle mafie, di educazione al rispetto del patrimonio culturale. Inoltre, si accenna anche all’educazione stradale, all’educazione alla salute e al benessere, alla cittadinanza attiva. Con alcune ore dedicate alla formazione di base in materia di protezione civile.
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