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Sansepolcro, oggi l'asta per l'acquisizione del marchio Bramante

E' del gruppo Co.Fin.Co., lo stesso di Cose di Lana. Prezzo base 308mila euro

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E’ il giorno dell’asta anche per il marchio Bramante, uno fra i più conosciuti legati a Cose di Lana, il noto maglificio con sede nella zona industriale di Santafiora a Sansepolcro a sua volta oggetto di tre aste giudiziarie andate per ora sempre deserte. La separazione di Bramante, noto per la raffinatezza dei suoi filati e per i volumi confortevoli dei suoi capi, è dovuta al fatto che il logo in questione, fondato nel 1978, è di proprietà del gruppo Co.Fin.Co.; l’appuntamento è fissato per le 12 di stamani ad Arezzo nello studio di consulenza amministrativa, fiscale e tributaria del dottor Giovanni Batacchi: il prezzo base è stato stabilito in 308mila euro e – lo ripetiamo – l’asta odierna è limitata al solo marchio Bramante. Nel frattempo, va avanti la procedura legata al fallimento di Cose di Lana: l’ultima asta deserta della serie, quella del 29 giugno con prezzo base sceso a 924mila euro, ha comunque registrato la novità dell’offerta congiunta presentata da Supermaglia, l’azienda che sta portando avanti l’attività avviata nel 1947 da Elio e Angela Conti – e dalle maestranze della fabbrica (sono in totale 87 quelle attuali) che in giugno hanno costituito la cooperativa “Maglificio 38”, sottolineando nella denominazione il numero dei soci-dipendenti presenti, pari a quasi la metà degli occupati. Si attende adesso di conoscere la decisione del tribunale in relazione a quanto presentato: molto probabile uno slittamento a metà settembre, con indizione di una quarta asta a prezzo probabilmente invariato; a quel punto, l’operazione potrà essere perfezionata con l’acquisto, da parte di “Maglificio 38”, delle quote di Supermaglia. Ricordiamo che nel pacchetto complessivo rientrano i macchinari per la produzione dei vari capi, la dotazione degli uffici e anche i marchi “Il Granchio” e “Francesca Dei”, ma non la struttura fisica nella quale si lavora, quindi l’immobile. Da Santafiora, nel frattempo, le maglie continuano a uscire, perché le commesse sono garantite fino a settembre e in autunno c’è pure l’intenzione di uscire con il primo campionario da parte dei nuovi titolari, determinati nel portare avanti questa tradizione. Manca insomma un ultimo passaggio e dopo 71 anni verrà pronunciata la parola fine sull’era della famiglia Conti, artefice un’avventura imprenditoriale che nei periodi più floridi, con oltre 200 dipendenti, aveva fatto di Cose di Lana una fra le più belle realtà della zona. La cooperativa vuole perciò tenere in vita questo prestigio.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/07/2018 21:50:51


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