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Il presidente Brega incontra il velista tifernate Alessio Campriani

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"A nome mio e dell'Assemblea legislativa i  più vivi complimenti e un caldo saluto ad uno sportivo autentico che è  riuscito a portare in 'mare aperto' il nome dell'Umbria e di Città di  Castello, contribuendo con le sue imprese nell'Oceano Atlantico ad aggiungere  prestigio alla grande tradizione velistica italiana. Ma un vivo  ringraziamento anche per il suo impegno nella promozione e diffusione di  questo sport fra i giovani e fra i disabili". Così il presidente del  Consiglio regionale dell'Umbria Eros Brega che ha voluto incontrare a Palazzo  Cesaroni il fuoriclasse della vela Alessio Campriani, un umbro doc, di Città  di Castello che ha fatto della navigazione a vela una vera e propria  "filosofia di vita".

La vela, ha spiegato Campriani al presidente Brega, "non è solo uno sport,  ma una vera e propria scuola di vita, un modo per provare emozioni e  crescere, e questo sia nelle rotte più estreme come quelle che ho percorso  nell'Oceano Atlantico, sia in quelle del nostro Mediterraneo o anche nei  piccoli laghi umbri. La vela riserva sensazioni uniche e occasioni di  conoscenza, di sé e del mondo, ad ogni livello. Per questo sono convinto che  sia importante avviare a questa pratica i giovani dai 6 ai 18 anni ed anche  le persone con disabilità. E l'esperienza che abbiamo avuto con queste  ultime è stata molto positiva". Nella promozione dello sport della vela,  Campriani ha sviluppato un grande impegno. Nell'aprile di questo anno ha  fondato infatti, a Città di Castello, il "Circolo Velico Centro Italia"

(CVCI) che conta già 20 soci, un numero rilevante se si pensa che questa  città è distante dall'Adriatico oltre 90 chilometri e 172 dal Tirreno. All'inaugurazione del circolo ha partecipato Cino Ricci, lo skipper che ha  legato la sua fama alle imprese dell'American's Cup del 1983 e che per  Campriani e tutti i velisti italiani è un vero e proprio "mito vivente".

Alessio Campriani, classe 1968, ha iniziato da bambino la pratica della vela  con la barca di famiglia. Si è formato poi alla prestigiosa scuola del  "Centro velico Caprera", dove ha raggiunto i tre livelli di  specializzazione previsti. Al suo attivo tre importanti sfide veliche. La  prima nel 2010 quando compì la traversata dell'Atlantico controvento, dalle  Azzorre alle Baleari; nel 2011 ha doppiato per la prima volta Capo Horn  partendo da un fiordo della Patagonia. L'ultima in ordine di tempo "la più  difficile e insidiosa": oltre 3500 chilometri, dalla Terra del Fuoco (Ushuaia) fino alla penisola antartica, lambendo il Circolo Polare  Antartico. Campriani è istruttore nazionale di vela Uisp, assistente  bagnante professionista. Ha svolto inoltre vari corsi sulla sicurezza in  mare, tra cui primo soccorso in mare e abilitazione all'uso del  defibrillatore, "perché – sottolinea - la sicurezza è tutto".

Redazione
© Riproduzione riservata
18/10/2013 13:33:51


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