Valtiberina "Valle dei Presepi": Natale e Santo Stefano con numeri da record

Da quelli viventi, ai più tradizionali passando per le grandi mostre: tanti i progetti per il 2026
Da quelli viventi, ai più tradizionali passando per le mostre: anche per il Natale 2025 la Valtiberina Toscana si conferma sempre più meta per i presepi. Ce ne sono tanti, ognuno con le proprie caratteristiche, che fanno muovere un turismo anche importante fatto di gite fuori porta o anche weekend più lunghi, complice anche il calendario. Non c’è affatto un ordine d’importanza, bensì ognuno riserva delle unicità che fanno grande l’evento. Partiamo da Sansepolcro con la Rionale di Porta Romana che oramai da quasi mezzo secolo realizza il proprio presepe, prima all’interno delle vecchie vasche mentre dall’ultimo ventennio all’interno della chiesa di Santa Marta. Quest’anno, l’idea è sempre stata dei coniugi Brunetto e Mimma Brilli, ambientato in Puglia dove la natività nasce in un Trullo all’ombra di Castel del Monte. Grande successo di pubblico nelle giornate di Natale e Santo Stefano anche per la Mostra di Arte Presepiale Città di Sansepolcro, giunta alla sua sesta edizione. Gli organizzatori, ovvero l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, hanno calcolato un incremento di visitatori di circa il trenta per cento rispetto all’edizione del 2024, che già aveva totalizzato numeri molto importanti. Anche quest’anno la creatività degli artisti presepisti ha stupito i visitatori, con la Natività rappresentata con materiali e in contesti sempre diversi. “Siamo riusciti – dichiarano gli organizzatori - a mettere insieme 150 presepi, locali, nazionali e internazionali di grande pregio e fattura, oltre che lanciare un messaggio di pace nel mondo per dire basta alle guerre. Premiato il grande lavoro degli organizzatori, delle associazioni e dei maestri presepisti provenienti da tutta Italia, che hanno collaborato con noi nella realizzazione di questa manifestazione. Abbiamo prenotazioni di artisti presepisti nazionali molto quotati per il 2026, che sono rimasti affascinati dalla particolarità della nostra mostra, che non è monotematica ma abbraccia tutte le varie tecniche, da quelle tradizionali a quelle moderne. In questo momento – chiudono gli organizzatori – ci godiamo questo successo, poi a gennaio tireremo le somme e pianificheremo il futuro”. Nel giorno di Santo Stefano, inoltre, è andato in scena anche il presepe vivente della Proloco di Gricignano allestito nel parco davanti alla chiesa: giunto alla sua quarta edizione vedrà le repliche questo pomeriggio – dalle 17.15 alle 19.30 – insieme al 1° e 4 gennaio. Stesse date, ma con in più l’uscita nel giorno dell’Epifania, per il presepe vivente a Le Ville di Monterchi. Ben 1800 – fanno sapere gli organizzatori, l’associazione Venite Adoremus – coloro che hanno ammirato le 53 scene articolate in un percorso di oltre un chilometro tra il paese ed il bosco circostante lo scorso 26 dicembre. Tanta gente da tutto il centro Italia non ha voluto mancare a questo appuntamento che si è rinnovato per il diciottesimo anno. Decisamente più recente, ma che in poco tempo è riuscito a catalizzare l’attenzione di molti, è “Puer Natus Est. Il Presepe di San Francesco”. Il centro storico di Anghiari, dalle 17.30, si trasforma di nuovo in un presepe vivente, tra atmosfere medievali, fiaccole e torce accese. Un’esperienza suggestiva che coinvolge e incanta. Ingresso dai varchi di via Garibaldi e da piazza del Popolo: il filo che lega tutte le scene è la ricerca dell’esperienza diretta della sofferenza di Cristo, così come Francesco la ricercò anche attraverso il presepe. Insieme a questi, che sono i principali, ci sono poi in tutta la Valtiberina altri piccoli presepe allestiti all’interno di luoghi religiosi degni di una visita. I presepi stanno trascinando il Natale in Valtiberina e tutto questo fa capire quando sarebbe importante portare avanti il progetto lanciato dall'Accademia Enogastronomica della Valtiberina, di fare di questo territorio la "Valle dei Presepi"

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