Rapinatori arrestati a Monterchi: il Gip conferma la custodia cautelare in carcere

Si tratta di due foggiani: fermati con auto rubata e carica di materiale per compiere rapine
Arresti convalidati, il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per i due rapinatori foggiani arrestati a Monterchi nel corso di una brillante operazione portata a termine dai carabinieri. Il Giudice per le Indagini Preliminari, i dottor Claudio Lara, ha quindi deciso che per il momento devono restare in carcere ad Arezzo dove si trovano rinchiusi da martedì sera. Tutto ciò è partito nel primo pomeriggio quando una Fiat 500 con targa sospetta era stata notata dalle telecamere prima ad Arezzo, poi transitare a Le Ville di Monterchi. I carabinieri nel corso di un normale posto di controllo hanno notato l’auto vicino ad un’aera di rifornimento di carburante nella zona di Pocaia. Alla vista dei militari dell’Arma, però, i due occupanti si sono dati immediatamente alla fuga lanciandosi nei boschi circostanti. Un 43enne è stato subito fermato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare, venendo trovato in possesso di una pistola, funzionante, con matricola modificata e 12 proiettili, maschere in gomma “da teatro”, guanti, passamontagna, cappellini da baseball, nonché di un secchio pieno di chiodi a tre punte costruiti artigianalmente e utilizzati per bucare gli pneumatici delle autovetture delle forze dell’ordine in caso di inseguimento. L’altro, sono entrambi residenti nella provincia di Foggia con numerosi precedenti alle spalle di vario tipo, è stato fermato la sera individuato con l’utilizzo di visori notturni da parte del 4° Nucleo Elicotteristi di Pisa giunto in Valcerfone per le ricerche. Anche l’auto è risultata essere rubata e manomessa per l’accensione: la targa, invece, era stata sottratta da un mezzo dello stesso modello in provincia di Sulmona. Episodio che ha destato un certo clamore in tutta la Valtiberina, in virtù anche della mole di forze dell’ordine impiegate nella ricerca dei fuggitivi. I carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, insieme ai colleghi della Stazione di Monterchi, stanno cercando di portare avanti le indagini per capire anche quali fossero le reali intenzioni dei due foggiani: il kit e l’attrezzatura presente nel baule, infatti, era tipica di coloro che volevano mettere a segno rapine a furgoni portavalori, banche o uffici postali. I due arrestati, però, non hanno ancora spiegato alla Procura della Repubblica aretina quali fossero le loro reali intenzioni, alla base della loro trasferta dalla Puglia alla Toscana.

Commenta per primo.