Proseguono i controlli ad "alto impatto" della Polizia nel centro urbano di Arezzo

Identificate 65 persone ed arrestato tunisino in possesso di droga a fini di spaccio.
Così come stabilito dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, anche nella giornata di ieri, giovedì 16 ottobre, sono proseguiti i settimanali servizi ad "alto impatto" per le vie e le piazze del centro di Arezzo finalizzati ad accrescere il senso di sicurezza e prevenire azioni e comportamenti illegali o che possono compromettere la serena vivibilità delle aree urbane.
In questa occasione, ad Arezzo, sia nel corso del pomeriggio che della serata di ieri, numerosi equipaggi della Polizia di Stato, sia della Questura che del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze, giunto appositamente in città, coadiuvati da Polizia Municipale e Polizia Ferroviaria, hanno realizzato un vero e proprio reticolo di controlli che ha interessato il quartiere Saione e le zone limitrofe alla stazione ferroviaria. L’attività, sotto il coordinamento del Dirigente della Squadra Mobile della Questura, ha permesso l’identificazione di 65 persone, di cui 21 stranieri.
In particolare, proprio davanti alla stazione ferroviaria, in piazza della Repubblica gli equipaggi delle Volanti hanno sottoposto al controllo un individuo notato aggirarsi con fare sospetto. L’esito dell’accertamento ha permesso di appurare che il soggetto, un tunisino di poco meno di trent’anni, era in possesso di 2 grammi di hashish e altrettanti di cocaina già suddivisa in dosi e pronta per la vendita, oltre a 30 euro. Per questo, è stato arrestato per detenzione di droga a fini dello spaccio e, considerato la sua posizione di irregolare in Italia, sentito il magistrato, l’Ufficio Immigrazione della Questura si è subito attivato per reperire un posto presso un Centro di permanenza per i rimpatri. Visto l’ordine di espulsione che già gravava su di lui e la sua pericolosità sociale, nella stessa serata di ieri il soggetto è stato accompagnato da personale della Questura presso il CPR di Bari, in attesa di essere rimpatriato.
L’accompagnamento eseguito in tempi record fa il paio con quello fatto il giorno prima nei confronti di un nigeriano, anch’egli con numerosi precedenti di polizia ed irregolare.
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