Consiglio comunale di Bibbiena: approvata mozione sulla rete pediatrica
Raccolte 4000 firme in Casentino dalla associazione “Cuore Bimbo”
Il Consiglio Comunale di Bibbiena ha votato la mozione per appoggiare la richiesta della modifica alla Legge regionale 40/2005 avanzata dalla associazione “Cuore Bimbo” e dal suo Andrea Fiori e sottoscritta in Casentino da ben 4000 cittadini.
Il Sindaco Filippo Vagnoli commenta: “Come amministrazione abbiamo lavorato tanto per ottenere in vallata un risultato così importante e oggi la mozione del Consiglio rafforza questa raccolta firme. Ringrazio Andrea Fiori presidente dell’associazione "Cuore di Bimbo", tra i promotori dell’iniziativa sostenuta da 18 associazioni pediatriche toscane e dal Comitato Aretino Neonatologia e tutti coloro che, con noi stanno portando avanti questa mirabile iniziativa volta a sollecitare la Regione Toscana a trovare gli strumenti necessari per rafforzare la rete pediatrica ospedaliera e territoriale a sostegno della salute dei bambini, ma anche delle loro famiglie spesso in difficoltà per la mancanza di una rete”.
Vagnoli conclude con una riflessione sul futuro della rete in Casentino: “L’attivazione di un’assistenza continuativa pediatrica nei territori toscani anche e soprattutto in quelli interni, è fondamentale. Sul nostro territorio, inoltre, è in costruzione la Casa di Comunità all’interno della quale ci saranno tanti servizi del territorio e un’assistenza continuativa territoriale degli adulti, ma è prevista quella pediatrica. Quello che con la mozione stiamo chiedendo con forza accanto a tanti cittadini e a “Cuore di bimbo” è proprio un servizio dedicato che, per noi, sarebbe fondamentale. Le aree interne devono avere servizi sanitari forti e facilmente accessibili se vogliamo agevolare la permanenza dei nostri cittadini e soprattutto la crescita delle nostre famiglie. Anche grazie all’azione della conferenza zonale dei sindaci e del lavoro congiunto delle amministrazioni, siamo riusciti a ottenere tanto sul fronte dei pediatri in Casentino, ma non è abbastanza. Con questa azione chiediamo alla Regione Toscana di fare di più”.
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