Risposta a Vagnoli e Caporali sulla situazione del Cinema Italia di Soci
Lista di Comunità: la minoranza è portatrice degli interessi di cittadini
Vista la risposta del Sindaco e del Vicesindaco all’iniziativa intrapresa dalla minoranza circa la vicenda che riguarda il Cinema Italia di Soci, risulta prima di tutto importante fare delle precisazioni iniziali che devono essere il punto di partenza per l’analisi di ogni questione che riguarda il nostro comune, per poi concludere nel merito della questione.
È non solo ingiusto, ma altresì pericoloso, ricondurre ogni azione di opposizione della minoranza in consiglio comunale, soprattutto se intrapresa con gli strumenti predisposti per fare ciò, ad un’attività di mera polemica sterile, di capriccio, di perseguimento di interessi personali e/o politici (oltretutto ci chiediamo quali) o per ottenere visibilità.
Questo prima di tutto perché il Sindaco e l’amministrazione comunale lo sono di tutti, non solo della maggioranza o dei loro elettori. Riteniamo anzi che sia quasi più importante che lo siano della minoranza, perché il loro ruolo, fra gli altri, è proprio quello di fare da collante. In secondo luogo perché è proprio nell’opposizione, a maggior ragione se fatta correttamente, che si esprime l’essenza della democrazia comunale.
Qualcuno più importante di noi affermava che è solo dal contrasto, che nasce la vera sintesi.
Infatti la minoranza è portatrice degli interessi di coloro che, pur non avendo sostenuto l’amministrazione attuale, hanno una propria idea di comunità e i loro bisogni. Il ruolo che ha è proprio quelli di farsene carico, riportarli nelle sedi opportune e essere a supporto dell’amministrazione comunale nella propria attività. Inoltre, alcune tematiche proposte sicuramente attraverseranno in modo trasversale l’elettorato, dato che, del resto, la vita reale non si divide con gli schieramenti netti delle tifoserie.
Cercare di creare intorno a questa dinamica un’ombra, finendo per sminuirla, non è il modo corretto di far funzionare la democrazia e alimenta quel sentimento di sfiducia e talvolta di disprezzo nei confronti delle istituzioni.
In sintesi, quando l’attività di opposizione della minoranza in consiglio comunale non c’è, ci si lamenta, quando c’è, la si riduce a polemica inutile. Tutto questo invece è il nucleo centrale della collaborazione di cui si parla, che da parte nostra non è mai venuta meno.
Entrando nel merito della questione, e di nuovo sul tema della collaborazione, effettivamente è vero: abbiamo scoperto il problema intorno al Cinema Italia per caso.
L’argomento del resto non è mai stato sollevato dal nostro insediamento in Consiglio Comunale, tre mesi fa, se non attraverso la nostra interrogazione.
Nè compaiono negli atti pubblici alcun tipo di delibere o determine in merito alla questione. L'amministrazione stessa non ne ha mai parlato, non ha comunicato nelle istituzioni comunali né alla comunità cosa stava succedendo.
Data l’urgenza dettata dai tempi stretti abbiamo agito in piena conformitá a quanto ci è possibile e previsto: abbiamo formulato un’interrogazione, aspettato i 30 giorni d’ufficio per la risposta. Abbiamo anche richiesto di anticiparla verbalmente nel consiglio comunale scorso,richiesta che non è stata accolta.
Dopodiché abbiamo proceduto come si conviene: informando la comunità rispetto alla situazione dello stabile, dal momento che il suo scopo e funzione sono per la stessa sicuramente rilevanti. Abbiamo scritto inoltre una lettera aperta alle amministrazioni del Casentino, proprio perché riteniamo che il “problema” non riguardi solamente il nostro comune, ma che riguardi l’intera vallata, chiedendo un intervento coeso che guardi al bene delle popolazione, bene che non è, o non dovrebbe essere, soggetto a ingerenze di stampo “politico” ma che crediamo debba vedere tutti gli attori uniti nel cercare una soluzione.
Niente è stato fatto passare sottotraccia visto che abbiamo riportato le parole ricevute in risposta, inserendo anche nel nostro sito il documento integrale per piena trasparenza. Lamentiamo peró la mancanza di progettualità, che del resto non emerge proprio dalla risposta ricevuta all’interrogazione.
Tornando alla questione “visibilità” ci chiediamo; a che pro?
La nostra attività, come già detto, è una normale attività della minoranza comunale che affronta una questione, se ne fa carico chiedendo chiarezza e informazioni, coinvolgendo con i mezzi a propria disposizione la comunità, mezzi che sono diversi da quelli dell’amministrazione che governa e decide.
Se questo fosse il ragionamento, allora allo stesso modo potremmo ricollegarlo a qualsiasi attività che venga svolta, da maggioranza o minoranza indifferentemente. Ogni attività che coinvolga la comunità, comporta naturalmente visibilità, ma non è certo il motore delle attività di un’amministrazione, o quantomeno non dovrebbe esserlo.
In questo caso quindi riteniamo essenziale che la questione non vada spostata su aspetti ulteriori che non attengono al merito della questione sul Cinema Italia, e in secondo luogo che tali aspetti, su cui invece ci si è soffermati, non solo non corrispondano alla realtà ma siano ingiusti e pericolosi per la stessa vita del comune.
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