I genitori della Valtiberina reclamano il terzo pediatra e lanciano delle proposte
Sono oltre 3000 le famiglie con figli in età pediatrica
Mancano i pediatri in Valtiberina. Le associazioni dei familiari chiedono la riattivazione degli ambulatori di supporto pediatrico per il periodo autunno-inverno, così da limitare i disagi. “Le oltre 3000 famiglie con bambini in età pediatrica non possono essere assistiti a lungo con due soli pediatri”: le parole di Sara Lai, una delle referenti dei genitori. Oggi, infatti, sarà l’ultimo giorno di attività in Valtiberina della dottoressa Fabiola Neri che dai prossimi giorni presterà servizio ambulatoriale ad Arezzo. Di fatto, quindi, nella valle bagnata dal Tevere resteranno attivi due pediatri i quali – in questo momento – si sono divisi i 980 pazienti della dottoressa Neri. “Abbiamo appreso dalla stampa e con molta preoccupazione – dice l’associazione dei familiari - della comunicazione ASL con cui è stata avvisata la cittadinanza della cessazione della pediatra Neri e della necessità, vista l’assenza di candidati per la sostituzione provvisoria, di proseguire l’attività con due soli pediatri di famiglia in Valtiberina. Stessa situazione che dal primo luglio sta interessando anche le famiglie del Casentino, dove nessun nuovo sostituito ha coperto la cessazione della dottoressa Fregoli”. Ma nello specifico insiste sempre la referente Sara Lai. “Siamo molto preoccupati. Nessuno discute sul fatto che l’Asl farà di tutto per evitare troppi disagi alle famiglie, nel periodo più o meno lungo, in cui le più di 3000 famiglie con figli in età pediatrica, dovranno essere seguiti solo da due pediatri. L’esperienza del passato ci dice che attraversare il prossimo autunno e inverno in questa situazione non può che creare criticità e preoccupazioni per i genitori dei nostri piccoli. Oltre al fatto che il protrarsi di questi periodi di carenza spinge le famiglie, con bambini sopra i 6 anni, a dirottare l’assistenza verso i medici di medicina generale: siamo già intorno al 20% dovuto proprio ai problemi del passato”. La richiesta, infatti, è quella nell’ambito dell’attività integrative previste convenzionalmente, l’attivazione di ambulatori di supporto pediatrico con presenze da bisettimanali a trisettimanali (di cui una il abato mattina) . Aggiunge Andrea Fiori, presidente dell’ATGBC Cuore di Bimbo. “Con la nascita dei nuovi distretti nel 2022/2023 di fronte a una simile situazione, proprio grazie all’impegno dei Direttori delle Zona questo importante strumento era stato attivato, permettendo di superare i delicatissimi periodi autunnali e invernali. L’attuale sistema di sostituzione, in caso di cessazioni e trasferimenti dei medici, prevede dei tempi tecnici talmente lunghi e ha funzionato solo nel periodo in cui c’era un gran numero di pediatri in eccedenza, pronti ad accettare immediatamente sostituzioni e incarichi provvisori. Ecco perchè abbiamo richiesto alla Asl la riattivazione degli ambulatori pediatrici di supporto all’attività dei due pediatri dal prossimo ottobre con cadenza almeno bisettimanale; servizio che si è già dimostrato fondamentale in altre zone della Toscana e regioni italiane”.
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