Falsa opera di Burri consegnata all'Università Roma Tre da un collezionista privato
Chiesto il sequestro per tutelare l'immagine ed il valore delle opere realizzate dall'artista
Un'opera dell'artista di Città di Castello Alberto Burri, é stata dichiarata falsa. L'opera era stata presentata nel 2022 da parte di un collezionista privato alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri con richiesta di rilascio della dichiarazione di autenticità. Fin da subito realizzazione materica, che per caratteristiche artistiche e di composizione è stata associata alla imponente opera del maestro, il Grande Cretto, ha, però, suscitato nella commissione esaminatrice molte perplessità soprattutto per gli aspetti tecnico-stilistici. Oltre alla visione diretta e alla consultazione del consistente archivio documentale dell'artista, vista l'assenza di qualsiasi informazione o riferimento al manufatto sottoposto ad expertise, lo stesso è stato classificato come non riconducibile alla produzione artistica di Burri, cioè dichiarato inequivocabilmente falso. I responsabili della catalogazione hanno informato i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia della presenza del falso, richiedendone il sequestro per tutelare l'immagine ed il valore delle opere realizzate dall'artista. Gli investigatori hanno, poi, riferito alla Procura della Repubblica perugina che ha emesso un provvedimento di sequestro dell'opera per evitarne la sua reimissione sul mercato dell'arte nel caso fosse stata restituita. Il gip ne ha disposto il conferimento per motivi di studio e catalogazione alò laboratorio sul falso. Centro studi per il contrasto alla falsificazione dei beni culturali e delle opere d'arte delll'Università Roma Tre.
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