Notizie Locali Sanità

Calcolosi renale complessa, passi avanti nel trattamento all’ospedale San Donato di Arezzo

Grazie ad una nuova tecnica si ottengono maggiore efficacia a fronte di una minore invasività

Print Friendly and PDF

Una nuova tecnica chirurgica per il trattamento della calcolosi renale. È quella introdotta all’ospedale San Donato di Arezzo rinnovando così la tradizione mininvasiva ed endourologica per il trattamento della patologia. L’equipe urologica, guidata adesso dal dr. Filippo Annino, ha introdotto un innovativo intervento di Litotrissia percutanea renale con tecnica combinata retrograda (ECIRS) che va ad aggiungersi alle tecniche già utilizzate per la cura dei calcoli renali.  
Sotto la guida del dr. De Angelis che fino a fine 2023 è stato primario del reparto, l’Urologia del San Donato è stato tra i primi centri in Italia ad introdurre interventi endourologici per calcolosi urinaria, come l’ureteroscopia e la tecnica percutanea, quest’ultima usata per il trattamento della calcolosi renale più complessa.

«L’urologia aretina è stata la prima in Italia a dotarsi di un ureteroscopio flessibile digitale, alcuni anni fa, grazie al costante supporto del CALCIT – spiega il dr. Filippo Annino, Direttore ff UOC Urologia Ospedale Arezzo -. Grazie a questo strumento sottile ed articolato, con una visione eccellente, utilizzato anche nella diagnosi del tumore dell’uretere, il Reparto ha potuto trattare la calcolosi indovata nel rene con la tecnica endoscopica senza cicatrici (RIRS). Differentemente la tecnica percutanea (PCNL), esegue un accesso tramite il dorso del paziente, direttamente all’interno del rene: questo consente la frammentazione di calcoli di dimensioni maggiori e più complessi in quanto gli strumenti hanno un calibro maggiore».

«L’intervento di ultima introduzione (ECIRS) permette un ulteriore passo avanti  - prosegue Annino - e coniuga le due procedure già eseguite presso l’urologia del San Donato (litotrissia percutanea PCNL e litotrissia endoscopica intrarenale RIRS) combinandole in un unico tempo chirurgico.
Usare in contemporanea due equipes e due strumenti, favorisce una più rapida e completa frammentazione del calcolo».

L’attività è stata iniziata dalla dr.ssa Annalisa Mantella titolare dell’incarico di Endourologia con la supervisione del dr. Filippo Annino. A supporto dell’equipe, con la sua esperienza decennale sulla procedura, è intervenuta la dr.ssa Stefania Ferretti,  Responsabile di struttura semplice di Endourologia e Chirurgia mininvasiva presso l’Ospedale Civile di Baggiovara Modena.

«Questo step – conclude il dr. Filippo Annino - arricchisce un percorso di collaborazione iniziato con la formazione robotica dell’equipe modenese da parte degli urologi di Arezzo. Ora tale collaborazione porterà a breve a rendere l’ECIRS una procedura standard e disponibile presso la UOC di Urologia di Arezzo per i pazienti affetti da calcolosi complessa»

Redazione
© Riproduzione riservata
15/04/2024 10:56:12


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Sanità

Giornata Nazionale del Parkinson, nuove terapie e nuovi percorsi assistenziali >>>

Corretti stili di vita per prevenire le malattie: torna il progetto Giona >>>

I saluti del direttore generale dell’Asl Tse, Antonio D’Urso: "Tenetevi stretta questa sanità" >>>

Sanità, è la Toscana la più premiata agli ‘Oscar’ della salute 2024 >>>

Contrastare nei giovani il gioco d’azzardo e nuove dipendenze >>>

Inaugurato a Terontola il defibrillatore acquistato con la raccolta fondi dai medici di famiglia >>>

Doppia donazione del Calcit Arezzo contro il melanoma >>>

Il Presidio ospedaliero Alto Tevere aderisce all’(H)Open Week contro la violenza sulle donne >>>

Attivo il nuovo ambulatorio pediatrico dell’Asl Toscana sud est in Valtiberina >>>

Ospedale Città di Castello: sottoposto con successo ad intervento bariatrico paziente di 270 kg >>>