Antenna ad Anghiari, il cantiere sospeso ma la minoranza chiede un'ordinanza
Documento inviato in Comune firmato dai capigruppo di minoranza Checcaglini e Bianchi
Non si placano le polemiche, in particolare della minoranza consiliare, sulla nuova antenna telefonica che sta per essere installata lungo via del Carmine ad Anghiari. È la società Inwit ad aver presentato il progetto. Nei giorni scorsi fu direttamente il sindaco Alessandro Polcri a spiegarlo, sottolineando che “l’elemento negativo non sta tanto nell’installazione dell’antenna, bensì sull’opportunità del luogo”. Smacco per un luogo storico dove inevitabilmente l’antenna avrà un impatto paesaggistico: la base è già stata completata, a questo punto manca solamente l’installazione del traliccio alto 24 mesi dove nella parte terminale sarà collocata una piccola scatola che di fatto sarà il ripetitore per il segnale tramite le tecnologie attualmente in uso, non legandosi al tema del 5G. La minoranza, però, è tornata all’attacco e ieri mattina ha inviato una lettera di “richiesta di emissione di un’ordinanza di sospensione per la costruzione di un basamento atto a ricevere l’installazione di una antenna per ripetitori telefonici in località La Gattina, lungo la strada comunale del Carmine”. Anche se da quello che emerge, al momento, il cantiere è stato sospeso in attesa della chiusura del procedimento. È firmata da Mario Checcaglini e Danilo Bianchi, rispettivamente capigruppo di minoranza di Anghiari Unita e Patto Civico per Anghiari. “Considerate le istanze dei cittadini volte a chiedere la diversa collocazione dell’antenna per le ragioni sia dei prevedibili danni paesaggistici che sanitari che la collocazione può avere – scrivono i consiglieri – e le dichiarazioni di questa amministrazione secondo cui non avrebbe avuto, in ragione dei tempi ristretti con i quali ha potuto esaminare la pratica, esercitare il diritto-dovere di indicare collocazioni più consone dell’attuale, affinché fosse perseguito l’obiettivo di ridurre, se non eliminare, sia il danno paesaggistico che sanitario chiediamo l’emissione di ordinanza urgente, in via cautelare, a sospendere i citati lavori riguardanti sia la prosecuzione della costruzione del basamento che della successiva installazione su di esso della stessa antenna, affinché non si pregiudichi la possibilità di valutare per tutti gli elementi richiamati in premessa altro luogo più idoneo e meno impattante e affinché, qualora essi concordemente convergano, a ritenere non idonea e inopportuna l’attuale collocazione, procedendo per l’effetto a collocare il manufatto in un luogo diverso senza ulteriori alterazioni ambientali”. Una questione bollente seppure la normativa nazionale, quella del decreto Gasparri, con le recenti modifiche intervenute, è abbastanza chiara e prevede una legge speciale proprio in favore del concessionario in funzione dell’interesse pubblico generale come quello delle telecomunicazioni.
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