Metanodotto Rimini-Sansepolcro: avviato il ripristino della vegetazione

Con le piante coltivate a Pieve Santo Stefano dal Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità
Saranno le piante coltivate a Pieve Santo Stefano dal Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità a garantire il ripristino ambientale – da poco in atto – operato da Snam dopo la realizzazione del gasdotto Rimini-Sansepolcro, i cui lavori sono terminati a inizio 2022. Una fascia sulla dorsale appenninica di Viamaggio che adesso si nota a occhio nudo, perché corrisponde al tracciato sotto il quale scorrono le tubazioni e che dall’attuale marrone della terra si riprenderà il suo colore verde naturale. La nota società dei metanodotti si è quindi affidata al vivaio forestale più grande d’Italia, che dedica una particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità con la coltivazione di tantissime specie di piante. La Snam ha pure realizzato un video che illustra le attività del centro, fornendo assieme le immagini comparate (cioè il “prima” e il “dopo”) di come in altre zone abbia provveduto alla corretta riforestazione dei luoghi, la quale deve ovviamente tener conto delle caratteristiche di essi, prediligendo le specie autoctone che sono in grado di attecchire al meglio e non certo quelle esotiche che nulla hanno a che vedere con il contesto di riferimento. “Snam ci ha definito l’elenco – ha detto il tenente colonnello Alberto Veracini, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve – per cui abbiamo specificatamente indirizzato la produzione per questo tipo di attività. Querce, aceri e faggi andranno di conseguenza a ricomporre la vegetazione tipica al momento mancante, a livello di specie sia arboree che arbustive. Da parte di Snam, c’è molta attenzione nel ricreare le condizioni preesistenti; anzi, posso tranquillamente affermare che spesso le situazioni sono state migliorate sul piano della biodiversità”. Da parte del colonnello Veracini, anche un auspicio importante: “Abbiamo dato vita a questa collaborazione con Snam, che potrebbe benissimo andare avanti anche per altre zone interessate dalla costruzione di metanodotti”. Per la spa parla Marco Mucci, project manager che ha curato i lavori del gasdotto: “La tratta Rimini-Sansepolcro, a posto da quasi due anni, attraversa il territorio toscano per 35 chilometri. I ripristini ambientali sono stati intrapresi in questi giorni: utilizzeremo le piante coltivate nel Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità e concluderemo l’intervento nella primavera del prossimo anno”.
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