Badia Tedalda: dichiarata inagibile la chiesina di Montebotolino

I problemi riguardano soprattutto la canonica: i vigili del fuoco hanno posto le transenne
Pericolo di crollo per la chiesina di Montebotolino, piccolo quanto suggestivo borgo situato a 890 metri di altitudine nel Comune di Badia Tedalda, dalla quale dista sette chilometri e da dove si ammirano i panorami più belli di questo pezzo di Appennino al confine fra la Toscana e l’odierna Romagna. Negli ultimi tempi vi sono state serie avvisaglie, tanto che giovedì scorso i vigili del fuoco di Arezzo e di Sansepolcro hanno dichiarato l’inagibilità della chiesa dedicata a San Tommaso, risalente al XIII secolo, che custodisce una preziosa terracotta robbiana nella quale è rappresentato il santo incredulo che tocca il costato di Gesù Cristo. Le celebrazioni avvengono su ordinazione - sono quindi poche - perché fra l’altro in questa località vive una sola persona, però i turisti, la gente che ha la casa lassù, i camminatori (siamo sui sentieri francescani) e gli appassionati di mountain bike arrivano a ciclo continuo proprio per ammirare l’opera d’arte in questione. Per la prima volta, venerdì 11 agosto, il prete ha dovuto celebrare la Santa Messa all’aperto a causa del provvedimento di chiusura. “Una situazione che si trascina da almeno 25 anni – dice Tiziana Parrini, residente a Sansepolcro ma proprietaria di una delle case di Montebotolino, dove trascorre parte delle vacanze estive, detenendo temporaneamente le chiavi della chiesa – perché bisogna tornare al terremoto del 1997, quando la terracotta venne smontata, restaurata e riportata poi al suo posto. Anche la chiesa è stata risistemata a seguito delle ferite del sisma, ma il problema riguarda in particolare l’annessa canonica, da tempo fatiscente e abbandonata: è crollato un pezzo di tetto e io a suo tempo avevo scritto a Comune, curia e istituto diocesano, senza tuttavia ottenere risposta. Nel 2018, una trave era scivolata e allora mi rivolsi alla Forestale, che impose la sistemazione e una ditta vi ha piazzato delle tavole per una messa in sicurezza sulla quale nutrivo qualche dubbio”. Da qualche mese, la situazione si è aggravata: “Con le intense piogge di maggio – parla sempre la Parrini – è venuto giù del materiale e soprattutto si è spaccato il muro confinante con la scala che conduce alla chiesa. Un settimana fa mi sono preoccupata, perché ho visto sassi, calcinacci, polvere e altra roba lì attorno: ho subito chiamato i vigili del fuoco, che hanno transennato la chiesa e l’intera struttura; il campanile sta per cadere e anche le infiltrazioni di acqua potrebbero rivelarsi letali. Spero ora che il Comune prenda in tempi rapidi gli opportuni provvedimenti”. Il sindaco Alberto Santucci ha precisato che ora emetterà l’ordinanza di messa in sicurezza, poi parlerà con la proprietà (probabilmente con la diocesi) per la risistemazione: “Montebotolino è una nostra “chicca” e come tale dobbiamo riportarla”, ha concluso.
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