Analisi del sangue, cosa fare e non fare prima
Opportuno seguire dei preziosi accorgimenti per ottenere il più possibile risultati attendibili
Gli esami del sangue, fatti con regolarità, sono un ottimo strumento per intervenire in maniera tempestiva in caso di insorgenza determinate patologie o per prevenirle se ne si ha la predisposizione. Una preparazione adeguata prima di sottoporsi ad esse è di fondamentale importanza per ottenere risultati attendibili. Vediamo le regole più importanti da seguire.
Pasti e alimentazione
La regola fondamentale è quella di restare a digiuno almeno da otto o dodici ore prima e bere piccole quantità di acqua per prevenire la disidratazione. In questo lasso di tempo bisogna evitare di fumare e assumere caffeina, teina, bevande zuccherate o alcoliche che possono compromettere inevitabilmente i risultati delle analisi.
Nei giorni precedenti alle analisi è opportuno seguire una dieta equilibrata. Importante è non effettuare troppe modifiche nell’apporto delle calorie. Mai ridurle o aumentarle in vista degli esami. Il regime alimentare deve essere abituale perché quando si effettuano delle modifiche improvvise alla dieta si possono riscontare delle variazioni repentine che inevitabilmente si riscontrano anche dalle analisi. Giacché le analisi del sangue si fanno generalmente al mattino, la cena ideale prima del prelievo dovrebbe essere leggera ed equilibrata. L’ideale è optare per un pasto unico a base di carne bianca o pesce grigliato accompagnati da verdure di stagione cotte o crude.
L'uso di farmaci
Per quanto riguarda l’uso dei farmaci per avere risultati il più possibile attendibili l’ideale sarebbe non sottoporsi ad alcun trattamento farmacologico prima del prelievo. Molte possono essere le interferenze e alcune non sono per niente prevedibili. Di fatti a volte non si conosce per quanto tempo un farmaco rimane in circolo nell’organismo. La regola della non assunzione di farmaci vale per le analisi solo per i soggetti sani e asintomatici e in assenza di determinate patologie.
Anche l’uso di iniezioni intramuscolari e integratori o prodotti dimagranti vanno sospesi qualche giorno prima del giorno stabilito. Invece per quanto riguarda le vaccinazioni, le linee guida del sistema sanitario italiano prevedono che i soggetti si possono sottoporre alle analisi già da dopo le 48 ore dalla vaccinazione. Questo vale per i vaccini con virus inattivati e anche per i vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti che non abbiano prodotto i sintomi nel soggetto vaccinato. In caso di sviluppo di sintomi i soggetti vaccinati possono sottoporsi alle analisi del sangue dopo almeno sette giorni dalla vaccinazione.
L'esercizio fisico
Alcuni giorni prima del prelievo è opportuno evitare di sottoporsi ad un allenamento fisico stancante. Lo stesso vale per le ore che seguono il prelievo soprattutto se l’attività fisica coinvolge l’arto nel quale è stato introdotto l’ago che può risultare abbastanza dolorante. Invece per quanto riguarda l’alimentazione dopo le analisi del sangue bisogna reintegrare i nutrienti non assunti durante le ore di digiuno con un pasto ricco e sostanzioso.
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